Le canne sulla Chiatalonga, il guard rail staccato sulla Sp 153

Gli occhi del lettore: le criticità delle strade per entrare e uscire da Montenero, da una parte la vegetazione che toglie la visibilità, dall'altra la barriera staccata dai montanti

La Redazione
14/08/2024
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Una provinciale l'altra comunale. Una eterna incompiuta emblema di un sogno mai realizzato e oggi dimenticato nei meandri onirici dell'amministrazione comunale. L'altra che suo malgrado continua a essere la via più usata per entrare e uscire dall'abitato. Due le segnalazioni dei lettori proposte oggi: la strada comunale Chiatalonga e la Provinciale 153 "Mare-Collina". Partiamo da quest'ultima.
I guard rail sulla Provinciale che dovrebbe un giorno arrivare fino all'Adriatico sono staccati in vari punti. A evidenziarlo le foto inviate da un lettore. La barriera appare staccata dai montanti per diversi metri, lasciando questi come mozziconi acuminati. Va da sé che la protezione per cui sono concepiti non sussiste più. Il tratto considerato della Sp 153 è quello che dall'incrocio con la Chiatalonga interseca qualche chilometro dopo la Sp 55. 

Ipotizzata da Paterno a fine anni Sessanta, concepita e fatta diventare idea dall'amministrazione comunale nei primi anni Ottanta, costruita a metà con vistose quanto costose varianti di percorso dagli anni Novanta al 2009, oggi è un qualcosa di dimenticato. Non si parla più di completarla, sparita completamente dalla programmazione amministrativa e persino dai sogni degli inquilini del Palazzo.
Nel frattempo ha bisogno di manutenzione e a farla dovrebbe essere quell'ente, la Provincia, che è talmente importante da poter rimanere senza assegnare le deleghe mesi e mesi, com'è accaduto di recente. Un ente svuotato di competenze (e fondi) che "esiste" ancora.

L'altra segnalazione riguarda una zona vicina, vale a dire la strada comunale Chiatalonga. Suo malgrado, e nonostante la Provinciale Mare-Collina, è ancora la via più usata per entrare e uscire da Montenero in direzione nord, verso l'Abruzzo. Ne va che se le canne sono talmente cresciute da invadere la parte più a destra della strada, gli automobilisti istintivamente si spostano verso il centro della carreggiata. La conseguenza è il rischio di collisioni con chi arriva di fronte ma non solo, perché un lettore ha segnalato anche la pericolosità nel caso ci si trovi dietro una curva all'improvviso un ciclista o corridore, o semplice pedone (può succedere anche in campagna). Con tutte quelle canne il rischio è di vederlo all'ultimo.
In questo caso la competenza è comunale, essendo la strada diventata proprietà dell'ente da diversi anni, dopo essere stata della Comunità montana "Monte Mauro". Fu infatti costruita nei primi anni Ottanta, pare con qualche forzatura politica. Doveva essere una strada di campagna, più o meno, è diventata presto la più usata, nonostante evidenti inadeguatezze strutturali per sopportare un grosso traffico. 
A metà anni Duemila la Comunità montana guidata dal futuro sindaco Nicola Travaglini propose alla Provincia di Campobasso il passaggio di consegne. Va precisato che allora la Provincia aveva ancora competenze, organo politico eletto direttamente e fondi propri, insomma contava qualcosa a differenza di oggi. Il presidente era Nicola D'Ascanio, che negò l'acquisizione poiché la strada non aveva i requisiti minimi, a cominciare dalla larghezza. E così, quando le Comunità montane sono state smantellate anche la Chiatalonga ha cambiato padrone, diventando del Comune di Montenero di Bisaccia. 
Resta una via trafficata, forse troppo, testimone permanente di un sogno, la Mare-Collina vera, che non si avvererà mai. Intanto le canne invadono la strada.

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