MONTENERO DI BISACCIA. Se da alcuni giorni l'ariete sembra aver placato la sua collera, i problemi alla rete idrica cittadina non sono certi finiti. Prova ne siano alcune rotture ancora in corso e, nella fattispecie, non dovute all'ormai famigerato colpo d'ariete, vale a dire la riapertura del flusso dopo una chiusura che fa saltare i punti già critici lungo le condotte.
Problemi vecchi e nuovi che si intersecano lungo l'acquedotto montenerese.
Da diversi giorni non c'è una chiusura dell'acqua su tutto il territorio urbano e campagne (la Marina ha un'altra linea). In sintesi ciò che era ormai prassi, chiudere ogni giorno per far riempire il serbatoio di contrada Sterparone, non pare necessario da diversi giorni. Pertanto non sono dovute al ritorno dell'ariete le rotture in corso. E ne sono almeno due, con una terza "fantasma", che appare e scompare a giorni alterni.
In via Palermo è segnalata da giorni una perdita che fa affiorare l'acqua sull'asfalto, con conseguente piccolo ruscello. Invece è di ieri l'avviso diramato dal Comune sulla chiusura di una zona circoscritta, precisamente le vie Marconi, Venezia e Zara. Si tratta del centro cittadino, la strada che dalla chiesa scende verso largo Roma o porta Mancina che dir si voglia. Lo scopo della chiusura, durata la scorsa notte, è stato "verificare una perdita sulla condotta idrica". E sono due.
La terza, se perdita si può chiamare, si trova sulla rotatoria in zona Bivio, all'incrocio tra le vie Argentieri, Martiri di via Fani, Baracca e De Gasperi. La stranezza è che si attiva a giorni più o meno alterni. Un giorno perde acqua, che scorre lungo via De Gasperi fin quasi in corrispondenza con la chiesa di san Paolo; il giorno dopo non si vede più. Poi riappare e poi scompare. Uno dei tanti misteri in questa estate che sta evidenziando i punti deboli, diffusi nei più svariati quartieri, di una rete che comincia a mostrare il fianco a decenni dalla sua realizzazione.
E resta il mistero anche sul fatto che da giorni non sia necessario chiudere l'acqua, specie di notte, per far riempire il serbatoio. Era ciò che scatenava i sistematici colpi d'ariete nelle settimane passate. Secondo indiscrezioni non sarebbe più necessario chiudere perché la Molise acque ha aumentato la fornitura in litri al secondo. Arriva più acqua, non è necessario chiudere per far riempire il serbatoio. Ma cosa ha spinto la Molise acque a tale maggiore "concessione"? La constatazione spontanea che una rete idrica così vulnerabile non può sopportare interruzioni tanto frequenti?
Qualche telefonata dal Palazzo di città mentre i ripetuti colpi d'ariete stavano rovinando le tranquille serate degli amministratori a stringere qua e là le mani e dispensare sorrisi durante gli eventi estivi?
Nella foto la perdita ancora in corso in via Palermo