MONTENERO DI BISACCIA. Visto che non è più "città dell'olio" chissà che non sia il caso di usare la denominazione "città dell'ariete", dato che ormai ogni giorno si fa vivo sotto forma del famigerato omonimo colpo che sta facendo a pezzi l'acquedotto. Ebbene sì, chi si fosse chiesto se anche oggi vi sarebbe stata una rottura è stato accontentato: intorno a mezzogiorno a cedere sono state le tubazioni interne a un tombino nei pressi della rotatoria sulla Mare-Collina, dove si diramano la Provinciale verso San Salvo e la strada che porta alla casa di riposo per anziani.
Mentre va online questo articolo (un tempo si diceva in pagina e poi in stampa) l'acqua ancora scorre via e ha formato una grossa pozzanghera.
Solo stamattina l'ultima riparazione, lungo la Sp 13, nella strada chiamata comunemente sotto alla valle. Ma non è finita, perché ancora ieri l'altro c'è stata la riparazione in via Argentieri. E ancora si aspetta la riparazione di un'altra rottura, sempre in via Argentieri, che disperde acqua da oltre venti giorni. Pare che occorra una qualche attrezzatura che deve ancora essere reperita.
A causare così tanti cedimenti nella rete, che di suo è certo vecchiotta, è il cosiddetto colpo di ariete. Così è chiamato l'effetto prodotto dalla riapertura dell'acquedotto dopo una chiusura più o meno prolungata. Il ritorno della pressione individua i punti deboli delle condutture e li fa saltare.
A causa del protrarsi della crisi idrica, e al fine di rimpinguare le scorte al serbatoio, ogni giorno il Comune avvisa che sarà sospeso il flusso dalle ore x alle ore y.
Alla riapertura arriva l'ariete, ormai puntuale. Anche oggi. Montenero città dell'ariete.
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Nelle foto: la rottura in corso nei pressi della rotatoria vicino alla casa di riposo; la riparazione in via Argentieri; la riparazione sotto alla valle
