E voto contrario fu: la Travaglini e Cardinali contro la loro (ex) maggioranza

Oggi pomeriggio otto gli argomenti discussi in Consiglio comunale, dalle mozioni per 118 e autonomia differenziata alle tariffe per i rifiuti, passando per il bilancio. La Contucci con un solo numero di vantaggio

Rossano D'Antonio
17/07/2024
Politica
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MONTENERO DI BISACCIA. Un Consiglio senza grida ma non per questo privo di sorprese. Perché una parte di maggioranza, almeno formalmente, che vota insieme alla minoranza, piaccia o no, è una sorpresa. Per quanto prevedibile, almeno in parte.
Si è tenuta oggi pomeriggio la riunione della massima istituzione cittadina, otto i punti in discussione. Il primo riguardava una mozione a firma dei consiglieri di minoranza sulla cosiddetta autonomia differenziata. A giudizio di Nicola Palombo un qualcosa che accentuerà le differenze fra regioni ricche, soprattutto del Nord, e quelle povere. Un decreto legislativo contro il quale dovrebbe mobilitarsi la Regione, da qui la proposta di spingere affinché si arrivi a un referendum abrogativo di una legge "che sovverte la carta costituzionale".
La replica è arrivata dalla sindaca Simona Contucci: "un provvedimento che vedo lontano e ancora molto indistinto, qui siamo all'aria fritta, non c'è nulla di verificato e verificabile". In altri termini, ci si starebbe fasciando la testa prima di farsi male. Da qui l'annunciato voto contrario.
Tuttavia al momento di alzare la mano l'attenzione era inevitabilmente puntata non tanto su sindaca o consigliere di minoranza, bensì su chi sedeva a metà strada: gli ex assessori Tania Travaglini e Andrea Cardinali. I due al centro del litigio in maggioranza e che, pur essendo ancora nello stesso gruppo, sono da un anno fuori dalla stessa. Ma stavolta hanno votato insieme agli ex alleati e la ragione è intuibile: fra i relatori del Dl sull'autonomia differenziata vi è il senatore Costanzo Della Porta, molisano di San Giacomo, senatore in quota Fratelli d'Italia e riferimento anche per i due consiglieri comunali in questione. L'eventualità di qualche sorpresa rinviata.
Nel successivo odg si è parlato di ripristinare il medico a bordo dell'ambulanza del 118. Anche questo un argomento che è stato oggetto di raccolta firme, come il precedente, da parte dei consiglieri di minoranza Nicola Palombo e Giulia D'Antonio. A parlare è stato il primo, che ha rimarcato la sua posizione: il medico è necessario soprattutto per avere una diagnostica, un infermiere per quanto specializzato non può sostituirsi.
La replica, così come a mezzo stampa nei giorni scorsi, dalla sindaca: c'è una carenza cronica di medici, inutile girarci intorno. La Contucci pur dicendosi favorevole al ritorno del medico al 118, ha sottolineato che "dobbiamo guardare in faccia la realtà". Una distanza siderale fra lei e Palombo, ma la vera sorpresa è arrivata quando ha chiesto di intervenire Andrea Cardinali. L'ex assessore ha annunciato il voto favorevole alla mozione suo e di Tania Travaglini. Detto in modo più semplice: ha votato assieme alla minoranza. Quattro contro sette, la proposta non è passata e non sarebbe successo nemmeno se fossero stati presenti gli altri due consiglieri di minoranza Fabio De Risio e Gianluca Monturano. Tuttavia la conferma che la maggioranza ha soltanto un numero di vantaggio non è certo qualcosa su cui dormire troppo tranquillamente.
Il voto è stato invece unanime sul Piano di ricognizione delle aree tratturali irrimediabilmente compromesse da costruzioni. Si tratta di abitazioni situate soprattutto in via Madonna di Bisaccia, per le quali ogni anno si paga un canone poiché un tempo vi passava il tratturo Centurelle-Montesecco. Quanto varato dal Consiglio comunale è solo un primo passo, la palla passa alla Regione. E, da quanto si è percepito, non è affatto detto che si arrivi a una soluzione in tempi brevi.
I successivi due ordini del giorno hanno riguardato la tassa sui rifiuti (Tari): dapprima il Piano economico finanziario, poi l'approvazione delle nuove tariffe. A spiegare tecnicamente perché non bastano più gli introiti a coprire il costo del servizio, gestito da un'azienda privata con appalto dell'Unione dei Comuni, l'assessore al Bilancio Claudio Spinozzi. A replicargli Palombo dai banchi dell'opposizione: un'impresa qualche volta rischia in proprio, in questo caso i costi dovuti a inflazione e aumento dei materiali hanno quasi un effetto retroattivo, il suo pensiero.
La sostanza è che per il 2024 aumenteranno le tariffe, da pochi centesimi a metro quadro per le utenze domestiche a cifre più sostanziose per certe attività commerciali.
E di nuovo è stato nella votazione che è arrivata la sorpresa. La Travaglini e Cardinali si sono astenuti sul Pef, ma hanno votato contro nel successivo odg collegato, quello riguardante le tariffe in senso stretto. La sindaca Contucci è apparsa dapprima sovrappensiero, sguardo basso alzato proprio mentre i due ex alleati si sono espressi contro la sua, non più loro, maggioranza. Ha continuato a mordicchiare l'indice della mano destra per alcuni secondi.
La seduta è proseguita discutendo di bilancio, vale a dire una variazione già approvata in giunta per vari lavori e l'assestamento generale. Spinozzi a spiegare i dettagli dei provvedimenti, Giulia D'Antonio a replicare che anche stavolta avrebbero votato contro lei e Palombo perché sarà pure un documento tecnicamente corretto, ma non ne condividono le linee politiche. Sul bilancio il voto dei due ex di maggioranza è stato di astensione.
È terminato così un Consiglio comunale più tranquillo di tanti altri, ma che al tempo stesso conferma la spaccatura in maggioranza. Il voto differente su due argomenti arriva dopo un periodo in cui la Travaglini e Cardinali non sono stati assidui in fatto di presenze, per motivi diversi anche a carattere strettamente personale. Ne va che adesso che hanno ricominciato a frequentare le riunioni l'attenzione generale è puntata su loro: cosa faranno? Una prima risposta è arrivata esattamente un mese fa, quando i due ex assessori si sono astenuti. Non un voto contro, ma nemmeno a favore. Oggi pomeriggio il rincaro della dose: anche il voto contrario. Due volte. E di nuovo seduti persino fisicamente lontano dagli ex alleati.
A questo punto è difficile avere dubbi sulla necessità che la maggioranza ha di presentarsi sempre al completo nelle assise. Ha un solo numero di vantaggio, se un consigliere dovesse avere la febbre andrebbe in parità, non passerebbero gli ordini del giorno.
Nella foto in alto da sinistra Nicola Marraffino, Simona Contucci e Cabiria Calgione mentre alla loro sinistra (fuori inquadratura) Tania Travaglini e Andrea Cardinali votano diversamente dalla maggioranza
In basso Andrea Cardinali annuncia che voterà la mozione della minoranza sul 118;  
da sinistra Nicola Palombo, Giulia D'Antonio e Tania Travaglini; 
Claudio Spinozzi

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