MONTENERO DI BISACCIA. L'ultima volta ventidue anni fa, ma il contesto era talmente diverso che ogni paragone apparirebbe, appunto, imparagonabile. Ne va che per l'attuale maggioranza è un altro record: attaccare il sindaco di un altro Comune. Dopo i genitori a mezzo social, dopo la stampa (ma quella almeno ci è abituata e anzi deve prenderseli gli attacchi), adesso è toccato al sindaco di Riccia: non piace alla maggioranza di Montenero di Bisaccia il suo modo di fare politica, si legga la critica all'eliminazione del medico dalle ambulanze del 118. Il tutto scaturito dopo un incontro tenutosi nei giorni scorsi nel capoluogo, c'era anche il presidente della Regione Francesco Roberti. Oltre che diversi sindaci o vice, fra questi quello di Montenero, l'assessore Claudio Spinozzi.
E così è toccato a lui intestarsi la replica che in realtà parla a nome di tutta la giunta, anzi maggioranza, a meno di pensare che il titolare del Bilancio dalla prima persona singolare abbia voluto da un certo punto virare sul plurale maiestatis. E quindi dagli al sindaco di Riccia Pietro Testa, che oltre a essere fanelliano e quindi avversario, ha osato dire che non ci sta, che vorrebbe il medico sulle ambulanze del 118, che vuole dare battaglia.
Ha pure detto che le amministrazioni di Montenero e Santa Croce di Magliano la pensano come lui ed è difficile capire adesso se abbia male interpretato le parole degli omologhi presenti alla riunione. Fatto sta che è arrivata la replica dall'amministrazione comunale di Montenero di Bisaccia: "prendiamo le distanze in maniera netta da questa modalità di fare politica".
E sia, ma resta l'inedito attacco a un altro sindaco, in carica e di altro paese, in quel di Montenero di Bisaccia. Perché il paragone col 2002 non tiene. All'epoca l'amministrazione di Giuseppe D'Ascenzo replicò duramente, poi tolse il saluto, alle critiche arrivate da San Salvo e dall'allora sindaco Gabriele Marchese. Ma c'era di mezzo il Piano regolatore generale, arrivato ad applicazione pratica dopo anni di attesa. E il Prg è argomento che almeno dal 2010 è totalmente sparito dall'agenda politica locale. Argomento sparito anche oggi. E poi nel 2002 fu San Salvo ad avviare le ostilità.
Pertanto, posto che il paragone col passato non regge, è la prima volta che la giunta montenerese attacca il sindaco di un altro Comune. Mutuando la massima che si attribuisce a Giulio Andreotti, a pensar male..., si può ipotizzare che serva a ingraziarsi i vertici regionali, cioè chi ha voce in capitolo sulla sanità e sull'eliminazione del medico dalle ambulanze.
A meno che gli attuali vertici monteneresi non si sentano come quegli esploratori che per primi arrivano su terre sconosciute, avventurieri degli attacchi politici intercettori di benevolenza regionale, invece che della piccozza sulle vette (almeno agli alpinisti si riconosce certo eroico romanticismo). Esploratori dell'attacco, nel 2019 e 2021 a genitori colpevoli di criticare l'amministrazione, oggi a un sindaco per non essere d'accordo con i vertici regionali. L'importante è essere i primi.
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Il post sulla sua pagina Facebook del sindaco di Riccia Pietro Testa