Abbiamo chiesto al professor Angelo Calgione, cosa avesse spinto la scuola a portare in scena la rappresentazione teatrale dal titolo A B C… un viaggio nel mondo delle lettere.
"La scelta che ha spinto me e i miei colleghi, di proporre un'attività teatrale a scuola, sta nel fatto che la scuola non costituisce solo un momento di apprendimento, ma anche di acquisizione di esperienza personale.
Il teatro può portare certamente beneficio a livello culturale ma soprattutto a livello relazionale.
Per gli studenti un vantaggio riguarda sicuramente il miglioramento del rapporto con i compagni, soprattutto in questo periodo che a causa della pandemia del virtuale, le relazioni tra coetanei sono e sono state molto limitate grazie al teatro questo lavoro può essere colmato
Infatti i ragazzi devono collaborare tra di loro, confrontarsi, dialogare e aiutarsi per la buona riuscita della messa in scena, in tal modo gli allievi possono non solo relazionarsi con i compagni di classe, ma anche con tutti gli altri studenti che partecipano all'iniziativa.
Il teatro inoltre può essere un valido alleato per combattere la timidezza, proprio perché si entra in contatto con tante persone diverse e i ragazzi possono interagire tra di loro imparando a stare in mezzo agli altri e vincendo l'imbarazzo.
Le attività teatrali aiutano a non sentirsi soli, perché si è sempre circondati da altre persone, che hanno tutte lo stesso scopo e le medesime finalità.
Inserire il teatro della didattica rappresenta un grande vantaggio, anche per ciò che riguarda lo sviluppo personale dello studente, in particolar modo favorisce la fiducia in se stessi, aiuta a superare le difficoltà caratteriali, qualsiasi sia il ruolo che ogni studente ha una propria responsabilità che può influire sulla rappresentazione.
Pertanto ciò porterà i ragazzi ad avere una maggiore disciplina e a essere più consapevoli del proprio lavoro ed è un'attività non solo per la mente ma anche per il corpo.
Permette loro di scoprire il proprio corpo e imparare a sfruttare al meglio la gestualità, l'esperienza teatrale a scuola può essere anche un ottimo modo per sviluppare la sfera emotiva, i ragazzi imparano a mettersi nei panni altrui, scoprendo nuove emozioni e nuove sensazioni.
Il teatro può dare molto ad un ragazzo e non solo al ragazzo, per questo abbiamo fortemente voluto realizzare tale progetto ci abbiamo creduto e lo abbiamo fatto."
La professoressa Susanna Del Gesso ha aggiunto alcuni passi dello spettacolo. che danno il senso di quello che i ragazzi hanno voluto rappresentare.
Quale riflessione ci suscita la visione di questo spettacolo?
“Una lettera da solo non conta molto, ma più lettere insieme formano un numero infinito di parole, che l'essere umano ha a disposizione per raccontare, raccontarsi, condividere, comunicare… in poche parole può mettersi in relazione con gli altri.
La meraviglia, il fascino e lo stupore che dovremmo provare per le straordinarie forme di vita che ci circondano si sono affievoliti, al punto da esserci trasformati in una specie prevaricatrice e inquinante, in grado di intaccare le basi stesse della vita sulla terra.
Noi abitanti dei paesi più ricchi abbiamo dimenticato la stretta correlazione fra le nostre esistenze e il mondo naturale.
Noi siamo natura. Il mondo non morirà per la mancanza di meraviglie, ma per la mancanza di meraviglia."