Anche Antonio Di Pietro sta con i trattori

La Stampa intervista l'ex politico e magistrato nella sua Montenero di Bisaccia sulla protesta degli agricoltori

La Redazione
31/01/2024
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. "Sto con i trattori", c'è anche un richiamo in prima pagina per l'articolo che La Stampa ha dedicato nell'edizione di oggi ad Antonio Di Pietro. Niente che abbia a che fare con il suo passato di magistrato o di politico, ma ciò che da sempre ha rivendicato come la sua origine e ciò a cui è tornato una volta ritiratosi dalle scene: l'agricoltura.
Un settore in difficoltà, con le proteste che montano in tutta Italia, qualcosa persino nella sua Montenero, anche se non manca chi accusa i colleghi di voltarsi dall'altra parte e subire.
All'argomento La Stampa di oggi dedica un'intera pagina, quasi tutta occupata dall'intervista a Di Pietro. Diversi i temi affrontati, ma tutti inerenti il settore primario, risposte date nel primo pomeriggio e dopo aver accudito i pulcini, si legge.
Un settore, quello agricolo, che secondo l'ex magistrato e politico non sta affatto bene. La mancanza di irrigazione, manodopera che non si trova, macchinari inavvicinabili, olio che costa più produrlo di quanto sia il prezzo di vendita, zero raccolto di uva l'anno scorso. Un quadro desolante quello descritto, anche se sul piano personale Di Pietro dice di non avere problemi perché ha una buona pensione, ma si capisce che dai suoi venti ettari di terra vorrebbe di più. Non solo, ciò che per lui è un divertimento, per altri è disperazione, laddove non riescono a camparci con la terra.
Nel corso delle domande si parla di responsabilità del Governo, delle multinazionali, l'ex pm ammette che se fosse ministro oggi si sentirebbe impotente; stoccate anche all'Europa, che dovrebbe fare di più.
Antonio Di Pietro scende anche nei dettagli di come si coltiva (rotazione, cinghiali, rese limitate a venticinque quintali di grano per ettaro ecc.), ma anche dei problemi che la burocrazia aggiunge a quelli che già patiscono gli agricoltori. In chiusura una bordata anche per la Coldiretti, di cui però è ancora socio.
L'intervista si chiude con un commento sull'eventuale ritorno in politica: quel tempo è andato, non fa per lui rincorrere il potere fino alla fine dei suoi giorni. E proprio alla fine ribadisce di essere accanto agli agricoltori, forse non andando a protestare a bordo del trattore, ma sicuramente mettendosi a disposizione per dare una mano a chi avesse problemi con l'Agenzia delle entrate, banche, documenti ecc.


 

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