La variante passa, i dubbi aumentano

Stamattina il Consiglio comunale con 14 odg. Discussa anche la sconfitta al Tar dopo il ricorso di un cittadino, potrebbe non essere l'ultimo. Cardinali silenzioso si astiene

Rossano D'Antonio
28/11/2023
Politica
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MONTENERO DI BISACCIA. Come più di qualcuno aveva previsto la discussione più interessante è stata quella che quasi stava per filare via in sordina. La variante al Piano regolatore dopo il ricorso perso al Tar è passata, ma i dubbi sembrano restare e per i soliti commentatori cattivi quel voto di astensione di Cardinali può confermare certe "ricostruzioni fantasiose".
Quattordici i punti all'ordine del giorno nel Consiglio comunale che si è da poco concluso. I primi quattro hanno riguardato interpellanze dei consiglieri di minoranza Fabio De Risio e Gianluca Monturano. Cosa si sta facendo per prevenire gli incendi, mai numerosi come il periodo estivo e autunnale quest'anno, complici caldo e siccità. Altro quesito che idea di sviluppo si ha sulla Marina di Montenero e come combattere il flagello dell'erosione costiera. Di avviso diverso le due parti: secondo la sindaca Simona Contucci si sta muovendo qualcosa, secondo De Risio niente. 
Terza discussione la frana sulla Provinciale 13 (sotto alla valle) e la sentenza con la quale un privato ha vinto contro Comune (perdita all'acquedotto), Provincia (proprietà della strada) e Regione (mantenimento del sistema idro-geologico). La risposta dell'assessore all'Urbanistica Nicola Marraffino è stata che la contesa è ancora in corso, da definire. Par di capire che stiano valutando se ricorrere in appello, ma non è stato detto chiaramente.
Infine, sempre a firma di Monturano e De Risio, un'interpellanza sui cani randagi, ritenuti troppi. La replica è arrivata dall'assessora Fiorenza Del Borrello, secondo la quale è regolare il servizio di accalappiamento e il Comune da anni ha una convenzione con il canile, oltre ad affidare anche a comuni cittadini i cani una volta catturati. Per questa risposta, come per le precedenti tre, si sono detti insoddisfatti gli autori delle interpellanze.
La parola è passata all'assessore Claudio Spinozzi, che ha relazionato sul bilancio 2022 del Grim, l'ente partecipato dal Comune che dall'anno scorso gestisce le risorse idriche. Di tenore più politico gli interventi arrivati dai consiglieri di minoranza, di ambedue i gruppi. Per Fabio De Risio e Gianluca Monturano la nuova gestione si sta tramutando in aumenti di bollette, non a Montenero, dove ancora non arrivano quelle del Grim, bensì in comuni vicini. Anche Nicola Palombo si è detto contrariato da questo modo di gestire un bene come l'acqua, disattendendo così il referendum del 2011, che chiarì a suon di voto popolare che si voleva tale risorsa restare pubblica. Il quinto punto è infine passato con i voti della maggioranza, minoranze contrarie e Andrea Cardinali astenuto.
È così arrivato l'argomento più atteso: la variante al Piano regolatore dopo un ricorso al Tar perso dal Comune. Ha preso la parola la sindaca Simona Contucci, bollando come fantasiose le ricostruzioni fatte da Monteneronotizie (link all'articolo in fondo). A giudizio della sindaca, in altre parole, non sarebbe vero che i contrasti fra lei e l'ex assessore all'Urbanistica possono aver causato la mancata risposta a un cittadino, con conseguente ricorso al Tribunale amministrativo e successivo obbligo dello stesso a intervenire. Secondo la Contucci, in sintesi, l'amministrazione si è mossa subito dopo la sentenza, tempi tecnici permettendo. Pazienza se, come evidenziato da quello che ha definito con un suo neologismo "un online", la vicenda è cominciata un anno prima, il Comune non ha risposto e solo dopo il cittadino ha fatto ricorso. Pazienza, di nuovo, se Monteneronotizie si è limitato a porre e porsi delle domande: senza marette in maggioranza, per giunta proprio con l'assessorato coinvolto, sarebbe andata allo stesso modo? Ci sarebbe stata la certo non edificante sconfitta al Tar o la risposta sarebbe arrivata nei tempi richiesti? Chissà.
Tornando alla discussione in Consiglio, sull'argomento non si sono certo fatti attendere gli interventi della minoranza. Nicola Palombo ha evidenziato come il Tar non abbia chiesto di variare il Prg nella maniera fatta, cioè consentendo di costruire case dove erano previsti parcheggi, quindi aumentando la cubatura. Il Tar ha intimato al Comune di rispondere e questi, dopo aver aspettato tanto da beccare un ricorso poi perso, ha deciso di far aumentare la cubatura. In pratica, secondo Palombo, stravolgere la pianificazione fatta a suo tempo. Di più: si sta così creando un precedente pericoloso, perché da oggi anche altri cittadini, in attesa di una risposta che non arriva laddove il Prg non ha ancora avuto attuazione pratica, possono fare ricorso. Il consigliere di minoranza ha poi citato altri casi, per esempio Termoli e Campobasso, dove in questa maniera hanno stravolto la pianificazione urbanistica a suo tempo fatta.
Dall'altro gruppo di minoranza De Risio e Monturano hanno invitato la sindaca a prendere atto di aver perso e di capire, una volta per tutte, che bisogna porre rimedio definitivamente al problema. Nel successivo voto si è espressa a favore la maggioranza ridotta a sette, contrari i tre presenti di minoranza e, attenzione, astenuto Andrea Cardinali. Durante tutta la vicenda, dalla richiesta rimasta inascoltata e infine quando è maturata la sentenza, era lui l'assessore all'Urbanistica. Lo era ancora a maggio, quando è stata avviata la pratica della variante votata oggi. Ma lo era mentre, oggi lo ammettono anche pubblicamente, lui e la Contucci litigavano un giorno sì e l'altro pure. E litigavano, oggi si sa, da ancora prima, pare da inizio mandato. E allora, tanto per farne ancora una di domande: l'astensione di oggi di Cardinali è stata una forma di cortesia per un provvedimento in cui non si è mai riconosciuto?
Il resto del Consiglio comunale è passato fra ratifiche di bilancio approvate in giunta e affrancazioni di terreni. Mere formalità, ma fra le pieghe delle varie voci ce n'è stata una su cui Fabio De Risio ha chiesto spiegazioni e l'assessore Spinozzi ha risposto. Competenze professionali per adeguamento degli strumenti urbanistici significa, in soldoni, che nemmeno nel 2023 sono state spese le somme previste per cominciare a rammodernare il Piano regolatore, tant'è che sono state spostate su altre voci. Difficile non ricollegare a quanto discusso prima, vale a dire un Prg che necessiterebbe di qualche attenzione in più, dopo tanti anni. Invece le somme, siccome non spese, sono dirottate altrove. E allora un'ultima domanda sarà lecita: se si fosse incaricato da tempo qualche esperto si eviterebbero, oggi e domani, costose sconfitte al Tar per il Piano regolatore? Il mancato affidamento di un incarico a professionisti del settore quanto è stato influenzato dai contrasti interni alla maggioranza e, segnatamente, fra la sindaca e l'ex assessore all'Ubanistica Andrea Cardinali? E ancora: quanto bisognerà ancora aspettare?
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