MONTENERO DI BISACCIA. Oltre che sui numeri della maggioranza, il recente rimpasto e la perdita di due componenti può avere effetti anche sulla Commissione statuto e regolamenti. Se siano effetti di poco conto si vedrà, ma certo non farà piacere alla squadra di Simona Contucci perderne la direzione, perché questo inevitabilmente accadrà.
A far notare come sia divenuto necessario arrivare alla nomina del nuovo presidente è stato Nicola Palombo nell'ultima riunione di capigruppo. Il consigliere di minoranza, regolamento alla mano e in mente, ha evidenziato l'incompatibilità venutasi a creare dopo l'ingresso in giunta di Fiorenza Del Borrello. È lei infatti che presiede la Commissione da tre anni.
La Del Borrello è diventata assessora dopo il celebre rimpasto di inizio agosto, con conseguente ufficializzazione della spaccatura in maggioranza dopo l'esclusione dalla giunta di Andrea Cardinali e Tania Travaglini.
Seguiva il Consiglio choc dell'11 agosto con la mancata elezione del nuovo presidente delle assise, l'abbandono plateale dell'aula della maggioranza, con il quasi certo clamoroso abbaglio sul numero legale. Palombo ha infine evidenziato che non c'è da nominare solo il nuovo direttore dei Consigli comunali, ma anche quello della Commissione statuto e regolamenti.
E fin qui sembrerebbe solo un normale avvicendarsi alla guida di un organo istituzionale senza particolari poteri, che interviene solo in casi circoscritti, che in genere vede maggioranza e minoranza anche andare abbastanza d'accordo. Basti pensare al recente regolamento per l'area canina, per esempio. Ma cosa succede se la sindaca Simona Contucci ne perde la presidenza? Perché è questo che accadrà, quasi certamente. Ed ecco perché.
Poiché assessora, Fiorenza Del Borrello non può più far parte di una Commissione (art. 10 del regolamento), da qui la necessità di sostituirla, cosa che avviene in Consiglio comunale. Sempre da regolamento, tre componenti devono appartenere alla maggioranza, due alla minoranza. Difatti gli altri membri sono Cabiria Calgione e Antonio Potalivo (maggioranza), Gianluca Monturano e Nicola Palombo (minoranze). E allora: chi può nominare la maggioranza al posto della Del Borrello. La risposta è nessuno, o quasi, perché in pratica sono tutti o assessori o già presenti in Commissione. O meglio, restano due che in maggioranza non ci sono più nei fatti, vale a dire i due silurati nel recente rimpasto: Andrea Cardinali e Tania Travaglini. Ma dal punto di vista formale, almeno per adesso, fanno parte ancora del gruppo di maggioranza Montenero coraggiosa, uno dei due può andare in Commissione. Altri Simona Contucci non ne ha da inserirvi e il paradosso è che potrebbe trovarsi presidente qualcuno che ha cacciato in malo modo dalla giunta, dopo la celebre resa dei conti seguita alle elezioni regionali. Oppure presidente potrebbe diventare un consigliere di minoranza (Palombo o Monturano), poiché eletto dalla Commissione stessa durante la prima seduta utile. E a quel punto, un Cardinali o una Travaglini potrebbe tranquillamente votare per uno di opposizione pur di fare un dispetto agli ex alleati.
Simona Contucci e i sei di maggioranza rimasti perderebbero così il comando della Commissione statuto e regolamenti. L'ennesimo effetto collaterale della crisi amministrativa e della spaccatura in maggioranza. Dopo l'abbandono d'aula da libri di storia, dopo le interpretazioni dei regolamenti che vanno contro loro stessi, anche la perdita del controllo della Commissione. Niente di rilevante, o forse tutto per chi del controllo di ogni cosa che passa per il Comune, per sua stessa ammissione, ha fatto un comandamento.
Nella foto da sinistra Fiorenza Del Borrello e Simona Contucci