Gravina e Fico a Montenero, polemiche per il "privilegio" accordato al M5s

Il candidato presidente è salito sul palco dopo il comizio dei pentastellati, senza volerlo né saperlo è diventato oggetto di lotta nel centrosinistra locale

La Redazione
17/06/2023
Politica
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MONTENERO DI BISACCIA. Qui la cosa più difficile non è prevedere chi prenderà più voti, bensì chi ne uscirà più diviso: il centrodestra o il centrosinistra locale? Una domanda che dopo quanto osservato ieri diventa più attuale, manco ve ne fosse bisogno; e dopo mesi di lacerazioni nello schieramento avversario, quello che è al potere in Comune, ieri è andata in scena la spaccatura in chi, all'opposizione, non fa che dividersi, appunto, da due anni. E loro malgrado si sono trovati coinvolti due esponenti politici di livello superiore, uno dei quali ha manifestato il suo disappunto. Non in pubblico, sia chiaro, ma le orecchie di Monteneronotizie ci sono arrivate.
Si è svolto ieri sera il comizio del Movimento 5 stelle, in vista delle elezioni regionali del Molise del 25 e 26 giugno. Sul palco si sono alternati tre candidati: la montenerese Emanuela Del Gesso e gli uscenti consiglieri regionali Andrea Greco e Vittorio Nola. Diversi gli argomenti trattati, dalla sanità alla viabilità, che a giudizio dei pentastellati verserebbero in condizioni disastrose dopo le gestioni del centrodestra in Molise. Non solo l'ultima legislatura pertanto, ma anche le precedenti. Andrea Greco, in particolare non ha lesinato nomi, da Michele Iorio ad Aldo Patriciello, passando per Nicola Cavalierie. A lui il compito di tirarla un po' più del previsto e ha spiegato anche perché: stavano arrivando Roberto Gravina, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, e Roberto Fico, esponente 5 stelle e presidente della Camera dei deputati fino al settembre scorso. Qui occorre un breve flashback.
Nei giorni precedenti, quando è stato annunciato che dopo il comizio del M5s avrebbero parlato anche Fico e Gravina, si sono risentiti esponenti locali degli altri partiti della coalizione di centrosinistra. In parole povere, avrebbero voluto che Gravina fosse presente in caso di comizio unitario, con tutti i quattro candidati locali, non con soltanto il Movimento 5 stelle. I battibecchi sotterranei sono presto emersi e così si è saputo che, in particolare Giulia D'Antonio del Pd e Nicolò Cavedo di Costruire democrazia da una parte, e Gianluca Monturano del M5s dall'altra, erano arrivati ai ferri corti: guai se Gravina parla sul vostro palco il monito degli uni, ma chi siete per dirmi cosa fare la risposta dell'altro.
Sembrava infine essere stato raggiunto un accordo, anche grazie ai buoni uffici di Vittorino Facciolla, consigliere regionale del Partito democratico. Gravina e Fico sarebbero sì venuti a Montenero, ma salutando i cittadini sotto al palco, senza salirvi. Sembrava.
Così, quando ieri sera Greco allungava il suo intervento per aspettare i due big, chi sapeva (parecchi...) del retroscena polemico pronto a far scoppiare una rissa (politica, è inteso), si è chiesto: e adesso?
Quell'adesso è arrivato intorno alle 22:30, quando diverse auto con i lampeggianti hanno percorso la strada accanto alla villa comunale e si sono fermate sotto il palco. Sono scesi i due Roberto e, ciò che il Pd e parte del centrosinistra locale più temevano, sono saliti sul palco e hanno parlato, con accanto gli esponenti del Movimento 5 stelle. Ciò che più andava evitato, vedere il candidato alla presidenza della Regione accanto a uno solo dei partiti della coalizione, era successo platealmente.
Va detto che più che interventi, quelli di Fico e Gravina sono stati un saluto al pubblico. Ma sbaglierebbe chi pensasse che sono stati così concisi perché consapevoli della tensione che aleggiava sotto e soprattutto dietro il palco.
Una volta scesi dal palco, mentre dalle casse era diffusa Yes i know di Pino Daniele (almeno questa scelta degna di nota) è arrivata la resa dei conti. Giulia D'Antonio si è avvicinata a Roberto Gravina e, dall'espressione, non sembrava stesse lì a congratularsi con chi spera diventi il suo presidente se eletta. Qualche minuto, saluti qua e là, e si è sentito Gravina dire a Fico: "ho un incidente diplomatico da risolvere, no, no, ma non è colpa tua". Qualche metro più in là il candidato di Costruire democrazia Nicolò Cavedo discuteva abbastanza animatamente con Andrea Greco del Movimento 5 stelle. Nel frattempo la comitiva si trasferiva più in basso, diretti verso una gelateria, e a Gravina si è avvicinato Gianluca Monturano. Ma se il militante M5s della prima ora, nonché consigliere comunale di minoranza, si aspettava solo strette di mano e saluti sorridenti è rimasto presto deluso. "Guarda che sono arrabbiatissimo – le parole di Roberto Gravina – non dovete combinare questi casini!". L'assolo di Pino Daniele era finito da un po', continuavano le note più stonate della lotta intestina al centrosinistra locale, lo stesso che all'opposizione in Comune ha saputo dividersi dopo pochi mesi di mandato. E che, per queste regionali, pare essersi riunificato con risultati tutti da verificare.
Il tutto mentre anche dall'altra parte, quella che amministra e che è dello stesso colore di chi governa la Regione, è in atto una lotta fratricida, anzi "sorellicida", da parecchio, come Monteneronotizie descrive da tempi non sospetti e ben prima della campagna elettorale in corso.
Nella foto in alto da sinistra: Andrea Greco, Vittorio Nola, Roberto Gravina, Roberto Fico, Emanuela Del Gesso
Il video con gli interventi di Roberto Gravina, Roberto Fico e le interviste

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