MONTENERO DI BISACCIA. Il secondo appuntamento con le interviste ai candidati monteneresi alle elezioni regionali del Molise, in programma per il 25 e 26 giugno, vede rispondere alle domande Emanuela Del Gesso, candidata nella coalizione di centrosinistra (Roberto Gravina candidato presidente) nella lista Movimento 5 stelle.
E’ la prima esperienza in campo elettorale per Emanuela Del Gesso, cosa l'ha spinta a scendere in campo?
"Sì è la mia prima esperienza in campo elettorale e sono entusiasta di poter mettere a disposizione la mia passione e le mie competenze per contribuire al benessere della nostra regione. Sono stata spinta a scendere in campo principalmente dalla mia profonda convinzione che il cambiamento possa avvenire solo attraverso l'impegno diretto e la partecipazione attiva nella politica. Ho sempre creduto nell'importanza di dare voce alle esigenze e alle aspirazioni dei cittadini. In questo senso, la candidatura alla carica di consigliere regionale mi offre l'opportunità di lavorare per il progresso e il miglioramento della mia terra. Voglio contribuire a realizzare il cambiamento di cui ha bisogno la nostra Regione. Sono motivata a portare avanti i valori fondanti del Movimento 5 stelle, una forza politica che, sotto la rinnovata guida del presidente Giuseppe Conte, porta avanti da tanti anni i valori dell'etica, della trasparenza, della partecipazione dal basso e la lotta per l'equità sociale e per i diritti. A questo riguardo, voglio ringraziare gli attivisti storici del M5S di Montenero e del Molise che mi hanno fatto sentire da subito parte di una grande famiglia".
Guardando agli ultimi anni, in Regione Molise ha vinto di più il centrodestra, pensa che stavolta possa cambiare il vento?
"È vero, ma se guardiamo alle promesse non mantenute e alle problematiche createsi e non risolte è innegabile che il centrodestra una volta arrivato alla prova del governo fallisce miseramente i suoi obiettivi, e non solo su scala regionale ma anche e livello cittadino.
Sono molto fiduciosa che stavolta il vento possa cambiare davvero. Il Movimento 5 stelle, con la sua volontà di rinnovamento e di attenzione ai bisogni dei cittadini, rappresenta la forza giusta per rimediare ai fallimenti prodotti. Sono convinta che un Governo regionale guidato dal nostro candidato governatore Roberto Gravina, amministratore locale apprezzatissimo nonché figura istituzionale riconosciuta a livello nazionale, possa realizzare il cambiamento che la nostra regione necessita e merita".
Tre temi di competenza regionale su cui ha fallito Donato Toma e su cui ritiene che un nuovo governo di centrosinistra dovrebbe intervenire con urgenza.
"Donato Toma ha fallito moltissimi, se non tutti, i punti programmatici. Pochi giorni fa la Corte costituzionale, dichiarando costituzionalmente illegittima una disposizione regionale in materia edilizia, ha definito le Leggi regionali molisane 'irrimediabilmente oscure' e caratterizzate da 'intollerabile incertezza nella loro applicazione concreta', e in contrasto con il principio di ragionevolezza fondato all'art. 3 della Costituzione.
Nello specifico ritengo che i tre principali temi di competenza regionale che richiedono interventi urgenti da parte del nuovo governo regionale siano in primo luogo la situazione sanitaria, che è ormai insostenibile. In questi anni si è favorito principalmente il settore privato, a danno del settore pubblico. Ciò ha portato alla chiusura completa dei nostri nosocomi pubblici e di interi reparti. Dobbiamo lavorare per invertire questa tendenza, rafforzando il sistema sanitario pubblico e garantendo servizi di qualità per tutti i cittadini del Molise. In secondo luogo, l'elevato tasso di disoccupazione e lo spopolamento giovanile che richiedono azioni immediate per creare opportunità di lavoro e migliorare le prospettive future dei giovani nella nostra Regione. Infine, l'inefficacia delle politiche economiche attuate ha avuto un impatto negativo sullo sviluppo economico del Molise. Dobbiamo adottare strategie mirate per promuovere l'innovazione, sostenere le imprese locali e attrarre investimenti che possano stimolare la crescita economica. A mio avviso per far ciò bisogna partire dai trasporti pubblici, oggi carenti, e dalle reti di collegamento viario ormai ridotte a un colabrodo, specie nel nostro territorio basso molisano.
Certamente per far tutto ciò bisogna cambiare integralmente la governance della Regione e quindi non votare per le liste del centrodestra che ripropongono in blocco tutti i membri della giunta regionale che ha governato insieme al presidente Toma e moltissime figure che hanno avuto ruoli gestionali e operativi di comando nei comparti economici chiave della nostra Regione, come appunto la sanità".
Non sono pochi a dire che sarebbe meglio riunificare il Molise all'Abruzzo, come prima del 1963. Cosa ne pensa, ha ancora senso una regione così piccola?
"La questione della riunificazione del Molise all'Abruzzo è un tema dibattuto e che merita di essere attenzionato. Personalmente, ritengo che la dimensione geografica di una regione non debba essere l'unico criterio per valutarne l'efficacia e la capacità di governo. Il Molise, nonostante la sua dimensione ridotta, ha una sua identità culturale che va salvaguardata. Credo che sia più importante concentrarsi sulla valorizzazione delle risorse locali, promuovendo lo sviluppo economico sostenibile e migliorando la qualità della vita dei cittadini molisani più che su azioni istituzionali che minano l’integrità della nostra terra.
Allo stesso tempo è importante sottolineare che molti cittadini monteneresi e basso molisani, inclusa me stessa, lavorano in Abruzzo e usufruiscono di molti servizi pubblici offerti dalla Regione Abruzzo, in primis i servizi sanitari. È evidente che i territori e i comuni di confine, come Montenero di Bisaccia, devono vivere in sinergia con le aree confinanti, magari attraverso accordi e collaborazioni. Siamo pertanto favorevoli a un Molise integrato, che lavori in stretta collaborazione con le regioni confinanti per affrontare le sfide comuni e massimizzare le opportunità di sviluppo. È fondamentale promuovere una cooperazione interregionale efficace, in modo che i cittadini possano beneficiare dei servizi e delle risorse disponibili in entrambe le regioni, favorendo così uno sviluppo armonioso e sostenibile dell'intera area adriatica, ma senza dover perdere la nostra cara autonomia regionale".
È noto che un candidato conta in particolar modo sui voti del suo paese. A Montenero siete ben sei candidati, su poco più di seimila abitanti, di cui quattro nel centrosinistra in appoggio all'aspirante presidente Roberto Gravina. Secondo un'opinione diffusa questo può tradursi in eccessiva dispersione dei voti e di conseguenza nessun eletto. È così?
"È vero che a Montenero siamo sei candidati per queste elezioni regionali, ma credo che esista una forte diversità tra noi. I cittadini possano valutare attentamente le competenze, le idee e le proposte di ogni candidato, premiando chi si è distinto nel lavoro e nelle esperienze civiche e sociali. In particolare, è utile osservare come le due candidate locali della destra siano entrambe espressione dalla maggioranza consiliare che sorregge il sindaco Contucci. La mancata candidatura unitaria da parte della maggioranza comunale rappresenta plasticamente le divisioni che lacerano il centrodestra in tutto il Molise e dunque anche a Montenero. Sono certa che i cittadini nella loro scelta sapranno valutare e ponderare anche questi aspetti, non di certo di secondo piano.
Per quanto riguarda la forza politica con cui sono candidata mi preme sottolineare che il Movimento 5 stelle è da oltre dieci anni il primo partito a Montenero di Bisaccia e in tutto il Molise, dato confermato soli sei mesi fa alle elezioni politiche con il 27% dei voti. Questo dimostra la fiducia che la comunità ha riposto e ripone ancora oggi in noi. Sono dunque convinta che il nostro impegno e la nostra dedizione saranno premiati anche il 25 e 26 giugno prossimi per rappresentare efficacemente gli interessi di Montenero e dell'intera regione Molise.
Mi auguro di essere eletta in Consiglio regionale per dare voce a tutti i cittadini molisani e per rappresentare i loro interessi nella più importante assise regionale".