MONTENERO DI BISACCIA-GUGLIONESI-MONTECILFONE. Altro che sei arrivate alla chetichella, andassero a buon fine tutte si tratterebbe di trentuno torri eoliche di duecento metri, per una potenza complessiva di quasi 190 MW. C'è ben più di un parco eolico nelle campagne a ridosso del torrente Sinarca, qualcuno passato in sordina, altri no. E per il momento, a presentare qualche osservazione, è stato solo il Comune di Guglionesi. Questo e tanto altro si scopre sul sito del ministero dell'Ambiente dopo il primo articolo uscito ieri su Monteneronotizie, riguardante un progetto di cui non sembra essersi accorto nessuno. Ce ne sono altri tre analoghi, tutti nella stessa zona, tutti presentati nei mesi passati. In alcuni casi l'affollamento è tale che le ditte litigano fra loro, per chi deve piazzare i pali sullo stesso posto.
Deve esercitare qualche attrattiva speciale l'area che si trova a confine tra i comuni di Montenero di Bisaccia, Guglionesi e Montecilfone. Ben quattro le società interessate, con sedi da Torino a Roma, passando per la più vicina Pescara, fino a scendere a Taranto.
Come accennato, il numero complessivo di pali eolici alti duecento metri sarebbe di trentuno, in un'area che interessa gli agri dei tre centri citati, a ridosso del torrente Sinarca e, specificato in tutte le relazioni, lontano da aree protette tipo Sic e Zps. In un caso ad andare in conflitto sono le stesse aziende private, con progetti quasi sovrapposti, in pratica torri eoliche che "interferiscono" tra loro tanto sono vicine. Mentre, si legge in un altra relazione, sarebbe stata addirittura trascurata la presenza di una frazione con un'importante chiesa rurale, nella quale anche il vescovo va a dire messa ogni tanto. Ed ecco i vari progetti.
PONTONE MACCHIOZZE. Otto aerogeneratori da 5 MW ciascuno, ubicati nei territori di Montenero e Guglionesi, località Pontone Macchiozze, quindi a confine fra i due comuni. In questo caso Montecilfone sarebbe interessato dalle sole opere di connessione degli impianti alla rete elettrica. La società proponente è Wind Energy Montenero srl, con sede a Pescara. L'avviso pubblico è stato pubblicato il 20 febbraio 2023 e il termine per le osservazioni è scaduto come da prassi un mese dopo. Ne sono arrivate tre, di cui una fuori tempo consentito, quella del Consorzio di bonifica. Sono invece da prendere in considerazione le altre due: una dal Comune di Guglionesi, l'altra dall'avvocato Costantino Greco, sempre dallo stesso paese. L'amministrazione guglionesana evidenzia vizi a carattere tecnico che inficerebbero il progetto. Insomma, non s'ha da fare secondo il sindaco Mario Bellotti.
L'avvocato Greco, viceversa, con una documentata relazione, evidenzia fra l'altro che il progetto avrebbe trascurato la vicinanza eccessiva a una frazione abitata e, non bastasse, dove è situata una chiesa. A riprova che sia usata le foto con le celebrazioni fatte in loco dal vescovo Gianfranco De Luca. Oltre i termini consentiti è invece arrivata l'osservazione del Consorzio di bonifica Trigno e Biferno. L'impianto eolico interferirebbe con strutture e strade gestite dall'ente.
IBE GUGLIONESI. In questo caso le torri eoliche ricadono tutte sul territorio di Guglionesi e ne sarebbero otto, per complessivi 48 MW, mentre Montecilfone e Montenero sarebbero attraversati da cavidotti. Società proponente è la Ibe Guglionesi Wind srl, sede a Torino. Il termine per le osservazioni di enti e cittadini è scaduto il 5 aprile 2023 e ne sono arrivate due: dalla Provincia di Campobasso e dalla Wind Energy Montenero srl. Vale la pena di soffermarsi su quest'ultima, poiché si tratta della società che vorrebbe realizzare il parco eolico di Pontone Macchiozze, descritto poco fa. In particolare si fa riferimento al proprio progetto, presentato prima, con evidente sovrapposizione di torri eoliche. Detto in altre parole: ambedue le società hanno localizzato nello stesso posto, o troppo vicini l'uno all'altro, più pali eolici alti duecento metri.
PARCO EOLICO MONTENERO. È il progetto di cui ci siamo occupati ieri su Monteneronotizie: sei torri per 36 MW da piazzare sui territori di Montenero, Guglionesi e Montecilfone, nei pressi del confine fra i tre comuni. La società proponente è la Natural Prime srl di Grottaglie (Ta). I termini per presentare le osservazioni sono scaduti il 9 aprile 2023 e al momento non ne figurano sul sito del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica.
GUARDIOLA. Questo è il progetto di dimensioni maggiori, sia per numero di pali sia per la potenza installata: nove per 64,8 MW. Il sito previsto si trova a confine tra Montenero e Montecilfone, da cui dista rispettivamente tre e due chilometri. Società proponente la Monty Wind srl, di Roma. Dei quattro progetti analizzati questo è il solo per il quale i termini per presentare osservazioni non sono ancora scaduti: c'è tempo fino al 28 aprile 2023.
Nella ricca documentazione fotografica è evidenziata anche la strada che dovrà permettere a camion e mezzi di arrivare sul sito: la Guardiola, appartenente al Consorzio di bonifica e da anni più simile a una pista di motocross che a una strada. Difatti nella didascalia sotto all'immagine è specificato "da adeguare". L'occasione per rifarla dopo anni di dissesto e per questo non protestano i sindaci di Montenero e di Montecilfone? Si vedrà.
Nei giorni scorsi un agricoltore che opera nella zona, nel commentare il progetto Parco eolico Montenero, esprimeva il timore che fatto un impianto, ne arrivassero a cascata tanti altri. Non sapeva, e chi scrive lo ha scoperto ieri, che le richieste sono arrivate già a trentuno. Per una striscia di territorio collinare lunga pochi chilometri, a ridosso del Sinarca e dell'omonima Fondovalle. Da vedere se e quante ne saranno accolte, in ogni caso. Per il momento si può osservare che la zona a sud dell'abitato di Montenero esercita una singolare attrazione per gli investitori della produzione di energia dal vento. Quattro progetti in pochi chilometri, come detto, provenienti da società di stanza in varie parti d'Italia, con avvisi pubblici dal 20 febbraio il primo al 29 marzo l'ultimo. Sembra ci fosse da affrettarsi o come se, di colpo, si sia aperta una prateria e ci sia da scapicollarsi per assicurarsene un lotto, come ai tempi del vecchio West. Da vedere quanti ne andranno a buon fine, difficile che passino tutti, ci sarebbe il rischio che le pale possano sbattere fra loro quando spinte dai venti di libeccio o grecale.