Il "Parco eolico Montenero" arriva alla chetichella

Sei torri di 170 metri a confine fra i territori di Montenero, Guglionesi e Montecilfone. Alcuni agricoltori preoccupati, scaduti il 9 aprile i termini per le osservazioni. Non ne parla nessuno

La Redazione
13/04/2023
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA-MONTECILFONE-GUGLIONESI. Costerà 37 milioni di euro, conterà sei torri alte 170 metri e interesserà tre comuni: questo in sintesi il progetto presentato dalla Natural Prime srl, società con sede a Grottaglie (Ta), chiamato "Parco eolico Montenero". Qualcosa che è passato sotto insolito silenzio, trattandosi di materia energetica, e che non sembra aver incontrato i pareri contrari delle tre amministrazioni comunali coinvolte. Sono infatti scaduti da qualche giorno, precisamente il 9 aprile, i termini per presentare osservazioni e almeno a mezzo stampa non si sono sentite polemiche o rimostranze.
La zona è al confine fra Montenero di Bisaccia, Guglionesi e Montecilfone, su ognuno dei cui territori saranno installate due torri per produrre energia elettrica dal vento. Sempre che il progetto vada a buon fine, è inteso. L'area è un'amena zona collinare interna, a ridosso del torrente Sinarca, nella quale sono coltivati soprattutto cereali, oltre che olivi.
Al progetto definitivo è allegata anche la relazione di impatto ambientale, lunga novantaquattro pagine e nella quale sono racchiusi tutti gli aspetti che il parco eolico andrà a modificare. 
Lo studio, dopo aver analizzato le caratteristiche morfologiche, abitative, economiche ecc. trae le conclusioni sull'impatto che il progetto avrebbe sull'area e sulle popolazioni interessate. Cominciando da "popolazione e salute umana", lo studio afferma che ci saranno dei benefici sulla viabilità, definita dissestata, su cui forza maggiore si dovrà intervenire per consentire la costruzione delle torri. Circa cento invece le persone occupate in fase di realizzazione e quindici una volta operativo l'impianto.
È definito basso l'impatto anche sull'occupazione di suolo, mentre per gli effetti sulla fauna è previsto "cautelativamente basso". Questo "in attesa dei risultati dei monitoraggi sull’area in merito alle emissioni acustiche percepibili da parte degli animali". Tant'è che il rischio di collisione degli uccelli con gli aerogeneratori è contemplato nello studio, per quanto infine definito basso.
Il tema del rumore prodotto dalle pale eoliche "merita particolare attenzione", ma al tempo stesso, eccettuata la fase di costruzione, non dovrebbe creare problemi secondo i redattori dello studio alle abitazioni presenti. Queste devono trovarsi ad almeno cinquecento metri dalle torri, e qualche casa colonica in loco in effetti si trova al limite di questa distanza, o poco oltre.
Si arriva infine alla sezione finale della relazione, quella delle conclusioni. Si evince che l'impianto sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 46660 unità abitative, oltre che di ridurre l'ormai onnipresente Co2 di 41660 tonnellate l'anno. Una zona, è scritto, che "si colloca in un contesto naturale che si presta alla produzione di energia eolica, essendo un’area non estremamente rilevante dal punto di vista naturalistico e non essendo inserita all’interno di aree protette, e non va a danneggiare elementi o beni paesaggistici". Detto altrimenti, la campagna a confine fra Montecilfone, Montenero e Guglionesi è non bellissima, perciò ci si può fare un impianto eolico. Come accennato il progetto è passato finora sotto silenzio: da parte delle tre amministrazioni comunali non sembrano esserci state rimostranze (in caso contrario si è pronti a rettificare), mentre qualche perplessità parrebbe arrivare da agricoltori e residenti in zona. Temono che fatte le prime sei, ne arriverebbero altre a iosa. Tempo per le osservazioni, come detto, c'è stato fino al 9 aprile. Si vedrà.
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Il progetto e la documentazione sul sito del ministero dell'Ambiente

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