Per riaprire sotto alla valle si aspettano le regionali?

Lavori quasi finiti ma fermi da oltre un mese e forse bisognerà attendere fino alle elezioni in estate per il taglio del nastro. Intanto in maggioranza crescono le frizioni fra le correnti

Rossano D'Antonio
27/03/2023
Politica
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MONTENERO DI BISACCIA. Quando le solite malelingue hanno ipotizzato che la Sp 13, sotto alla valle, non sarebbe stata riaperta prima delle elezioni regionali non tutti ci hanno creduto. Soprattutto perché, come già si vociferava e poi è stato confermato, la consultazione sarebbe arrivata in estate. Insomma mancava troppo tempo, troppo anche per chi avrebbe voluto farsi le foto ufficiali al taglio del nastro. Che poi siano passati sei anni e qualcosa dalla frana che ne ha causato la chiusura può essere un dettaglio.
Si è pronti a eventuale rettifica, annunciando la data di inaugurazione, ma al momento pare che davvero bisognerà aspettare le regionali per vedere riaperta la Provinciale che costeggia l'abitato a sud-est. Zona chiamata "sotto alla valle" perché, appunto, la contrada circostante si chiama La valle.
Cominciati nell'estate scorsa, anche allora con foto di rito, comunicati e post acchiappalike sui social, i lavori sarebbero dovuti terminare a ottobre. Si è capito subito che si sarebbe andati ben oltre, ma a febbraio, quando è stato steso l'asfalto e rifatta l'ultima parte di pista pedonale mancante, sembrava fatta. Questione di giorni, manca solo il tappetino finale di bitume, e si apre. Così si diceva in giro. Un mese dopo le cose stanno ancora esattamente così, nessuna traccia di lavori in corso, ancora tutto transennato, si passa solo a piedi (quello per fortuna non sempre si riesce a impedirlo). L'asfalto che si vede è ancora del tipo granuloso, quello di fondo, così come i tombini sono ancora leggermente rialzati, saranno livellati con l'ultimo strato di finitura. E quando arriverà? Quando sarà riaperta la Sp 13 sotto alla valle?
Non si sa e forse non avevano tutti i torti quei cattivoni che ne paventavano l'uso a mo' di cambiale elettorale, da portare all'incasso prima delle regionali; detto altrimenti farcisi propaganda armati di forbici e sorrisi a favore di obiettivo. Si vedrà, ma se così stanno le cose c'è da pazientare ancora fino a maggio inoltrato, quando saranno presentate le liste per rinnovare il Consiglio regionale del Molise.
Da vedere, in tal senso, chi saranno i candidati locali. A parte il consigliere di minoranza Fabio De Risio in quota 5 stelle, chi rappresenterà la maggioranza? La stessa sindaca Simona Contucci? Da almeno un anno si propagano le voci su un suo tentativo di saltare nell'istituzione maggiore e, in un colpo solo, elevarsi di rango e affrancarsi da un'amministrazione comunale che non sta andando come si vorrebbe. A conferma di ciò dissapori interni, non sempre celati del tutto, che emergono via via che scorre il mandato avviato nel settembre 2020. Dissapori fin dentro la giunta, cioè fra cinque elementi, dove accuse reciproche di impegnarsi poco sembrano creare principi di intossicazione politica nella maggioranza. Ciò a cui si aggiungono le frizioni per le prossime regionali, con la rivalità fra i vari consiglieri nel sostenere i vari esponenti di riferimento.
Sempre le solite malelingue, ma stavolta parecchie davvero, hanno individuato in un intervento di Nicola Marraffino su Facebook l'ennesima dimostrazione della maretta in corso. Il presidente del Consiglio comunale, in modo sibillino, se l'è presa con qualcuno che credeva amico e che invece lo avrebbe tradito. Vista la carica ricoperta, tra l'altro è anche il referente locale dell'assessore regionale Nicola Cavaliere, si è scatenata subito la curiosità: c'entra la politica, litigi in maggioranza? Il giorno seguente la foto con la sindaca Contucci dopo una partita a padel, accompagnata dalla scritta: "squadra che vince non si cambia mai!!!". Partita, sembra, organizzata in tutta fretta la sera del post velenoso dopo una telefonata al fulmicotone della sindaca. Chi cercava conferma all'ipotesi di qualche contrasto in maggioranza, l'aveva a stretto giro di social nella foto riparatoria. Quando si dice che la cura è peggio della malattia. È rimasto tuttavia un mistero con chi ce l'avesse Marraffino, ma parrebbe non trattarsi della prima cittadina.
Tornando alla strada sotto alla valle, occorrerà aspettare con ogni probabilità che certe tensioni, soprattutto a livelli più alti, sopiscano con la presentazione delle liste. Solo allora, sempre con ogni probabilità, sarà finalmente possibile posare a favore di obiettivo con le famose forbici (si spera almeno di fabbricazione molisana) a tagliare il nastro e riaprire la strada chiusa dal 2016.
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Nelle foto: Simona Contucci e Nicola Marraffino nella foto “riparatoria” del giorno dopo; la Sp 13 ancora chiusa nonostante i lavori siano pressoché ultimati

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