MONTENERO DI BISACCIA. Milioni di tonnellate di derivati del gesso trasformati in intonaci per migliaia e migliaia di case. Dove hanno abitato e abitano ancora migliaia di persone. Dietro le foto d'epoca, come sempre, c'è una storia. E quella della Calbon per poco non ha raggiunto i cinquanta anni. Un sogno industriale montenerese che forse poteva andare diversamente, basti pensare che uno dei suoi fondatori è stato ai vertici di Confindustria Molise nell'era ante Fiat. Ma che resta la prima industria moderna per Montenero. Eccone per sommi capi l'epopea.
Era il 1 maggio 1964 quando lo stabilimento di contrada Piana del mulino avviava la produzione. Il nome era la somma delle iniziali dei cognomi delle due famiglie fondatrici: Calgione e Bontempo. La cava di gesso e i relativi impianti di produzione mantennero nel primo anno lo standard produttivo di seicento quintali al giorno. Già nel secondo anno tale quantità fu raddoppiata, con un numero di addetti di circa trenta persone. Il gesso era cavato con l'uso di esplosivi, oltre che meccanicamente, come si può vedere nelle foto proposte. Ogni tanto, infatti, si sentivano botti seguiti da un nuvolone bianco. All'interno la produzione e il confezionamento di scagliola e premiscelati vari.
La Calbon, fra alti e bassi collegati alle cicliche fasi che da sempre contraddistinguono il settore edile, con cambiamenti nell'assetto societario e nella proprietà, durerà fino all'aprile 2013. Un anno prima di compiere il mezzo secolo di attività.
Uno dei suoi fondatori, Giuseppe Calgione, come anticipato fu ai vertici dell'allora embrionale Confindustria Molise. Dalla Calbon partivano camion con rimorchio alla volta di località sparse in tutto il Centro Italia, dall'Abruzzo alle Marche, al Lazio. Con la Calbon sono state mantenute molte famiglie: lavorando nella cava, alla produzione, negli uffici o trasportando i sacchi di intonaco con i camion. Altri tempi, altra Montenero.
Le foto proposte appartengono all'archivio fotografico di Antonio Assogna. Qui sotto particolare del prima e dopo dell'area del gessificio: 1978 e oggi.
Inaugurazione della Calbon il 1 maggio 1964, benedizione del parroco don Nicola Benedetto
Stabilimento e annessa cava negli anni Sessanta
Un camion carico di premiscelati e scagliola parcheggiato nei pressi della Madonna di Bisaccia pronto a partire il mattino seguente (anni Ottanta)
Interno della Calbon nel 1978
La Calbon nel 1978 e sotto nel 2023, si noti la differenza nelle dimensioni del cava di gesso