MONTENERO DI BISACCIA. 2262 parole in tutto, per esporre i 57 interventi in sei capitoli diversi (dal Pnrr ai servizi sociali), usando ventiquattro volte il simbolo dell'euro. La relazione di fine anno della sindaca Simona Contucci è una novità, ma probabilmente è fra le righe che può trovarsi qualche spunto politico interessante. Ossia: intende continuare a fare il sindaco o proverà la scalata alla Regione? Proprio alla fine si trova ciò che si può intendere come un messaggio quasi subliminale. O forse è solo una percezione, ma perché non provare un'analisi? Procediamo con ordine.
E' di ben quattro pagine A4 la lunghezza di quello che Simona Contucci definisce "un resoconto sintetico dei principali obiettivi raggiunti". Documento pieno zeppo di cifre, dalla semplice manutenzione di poche migliaia di euro a interventi che superano il milione. Difficile quantificare quanti lettori siano arrivati alla fine, i like su Facebook certo non ne danno una rappresentazione affidabile. E' ragionevole ipotizzare che siano contenuti nelle dita di due mani, più probabilmente una sola. Autori esclusi, si intende.
Ne consegue che a meno di saltare tutto il testo e arrivare al capitolo "conclusioni", è facile che sfugga che insieme agli auguri c'è la frase, non si sa quanto sibillina, sulle intenzioni politiche a breve termine della prima cittadina. Detto altrimenti: si candiderà o no alla Regione? Anche ai suoi, oltre che in Consiglio comunale, ha detto di no (ormai sono tre volte). Ma se le indiscrezioni continuano ci sarà pure un motivo. Vediamo cosa ha scritto nella relazione di fine anno.
"Il cammino è ancora molto lungo – le parole della sindaca Contucci quasi alla fine -, ma la sfida per migliorare il nostro paese è per noi molto stimolante". L'aggettivo molto aggiunto a lungo significa che non intende lasciare il Comune in anticipo e che pertanto nemmeno tenterà la scalata regionale in primavera? Sarebbe una conferma a quanto detto in pubblico finora d'altronde. Molto lungo per indicare i due anni e mezzo rimasti (in primavera il giro di boa) oppure sette e mezzo, con una ricandidatura nel 2025? Si vedrà, ma per quest'ultimo aspetto Simona Contucci ha in qualche occasione detto di essere per il mandato singolo. In altre parole di voler passare la mano nel 2025 e non riproporsi. Lo ha detto non in contesti riservati, bensì sapendo benissimo che chi ascoltava prima o poi lo avrebbe reso pubblico. Ma non volersi riproporre come sindaco può significare anche: nel frattempo faccio un bel salto di qualità, vado in Regione. Sempre se eletta.
Altra ipotesi è che le dichiarazioni di non volersi proporre per le regionali, e "il cammino ancora molto lungo", servano a tranquillizzare gli animi, per poi uscire all'ultimo momento e candidarsi eccome. A suffragare questa ipotesi i contrasti interni alla maggioranza (anche) su questo aspetto. L'eventuale trarsi d'impaccio per la sindaca da un'amministrazione che un po' arranca, oltre che arrivare tardi su tutto, non incontrerebbe il favore di tutti i suoi alleati. E non è certo un mistero che non tutti la voterebbero. Basti pensare ai referenti locali dell'assessore regionale Nicola Cavaliere, ben tre sui nove componenti la maggioranza consiliare. Voterebbero e farebbero votare la Contucci alle regionali? E poi chi lo va a dire a Cavaliere?
Bel dilemma, tant'è che le indiscrezioni vogliono che ci siano dei mal di pancia riguardo all'eventuale tentativo della sindaca di approdare a Palazzo D'Aimmo. Questo spiegherebbe anche le ripetute dichiarazioni di non voler tentare la scalata: fino a quando non riesco a tenere buoni i miei, meglio essere prudenti.
Solo in primavera si conoscerà se "il cammino ancora molto lungo" è riferito al percorrere la Bifernina o le più modeste, per quanto lunghe, strade monteneresi.