MONTENERO DI BISACCIA. Polemiche e "ve l'avevamo detto" saranno inevitabili, ma la materia è talmente tecnica e complicata che ognuno troverà la via per sostenere la propria versione. Nel frattempo l'unica certezza è che consulenti esterni per il Pnrr stanno per arrivare in quel del municipio. Ciò che esattamente un anno fa ha proposto la minoranza e che è stato bocciato nell'ultimo Consiglio comunale del 2021.
Sono state pubblicate le determine che indicono la selezione per due professionisti da affiancare agli Uffici tecnici del Comune. Uno dovrà occuparsi dell'aspetto tencnico-progettuale, l'altro di quello contabile e di controllo. Il tutto nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Gli incarichi avranno una durata di massimo tre anni e non potranno andare oltre la fine del 2026.
Nelle determine sono indicati tutti i requisiti necessari (lauree, titoli, competenze ecc.), il trattamento economico e, sempre sull'albo pretorio del Comune di Montenero, è disponibile il modulo per partecipare alla selezione. C'è tempo fino alla mezzanotte, anzi un minuto prima, come specificato, del 16 gennaio 2023 per presentare domanda.
Accantonato l'aspetto tecnico-amministrativo, resta da osservare se seguiranno anche polemiche politiche. Come detto in apertura l'argomento è stato oggetto di una mozione presentata in Consiglio comunale da Gianluca Monturano e Fabio De Risio. Chiedevano in sostanza l'istituzione di una Consulta e la selezione di una figura professionale per il Pnrr. Cominciavano ad arrivare fondi cospicui del Piano straordinario, qualcosa di mai visto come 220 miliardi di euro per far ripartire l'Italia dopo l'emergenza Covid. In sintesi, secondo i due consiglieri di minoranza, sarebbe stato meglio affidarsi a competenze specifiche vista l'eccezionale e irripetibile opportunità.
A replicare dalla maggioranza non chi si aspettavano gli avversari, cioè Loredana Dragani che ha la delega alle Politiche europee, bensì Andrea Cardinali (Urbanistica). Ciò che fece notare anche Nicola Palombo, dell'altro gruppo di opposizione e all'epoca ancora non apertamente ai ferri corti con gli ex alleati De Risio e Monturano. Cardinali replicava che al momento la maggioranza non ravvisava gli estremi per ricorrere a una figura esterna, pur considerandola come un'eventualità futura. In sintesi: per il momento basta chi abbiamo in Comune, poi si vedrà.
Nei mesi successivi, con alcune bocciature più o meno sonore (scuola nuova, riqualificazione materna e palestre, giardini dietro il santuario) e qualche scelta non condivisa (no all'asilo nido pubblico), a contestare è stato soprattutto Fabio De Risio. Il Pnrr è diventato uno dei suoi cavalli di battaglia e per la maggioranza un'altra delle bestie nere targate 2022. Più volte l'esponente di minoranza ha rinfacciato agli avversari di non aver voluto consulenti esterni e di aver così perso importanti opportunità. Dal canto suo la maggioranza è convinta di aver sfruttato eccome il Pnrr, soprattutto in ambito digitale e sociale; d'altronde può vantare diversi finanziamenti ottenuti.
La mozione di un anno fa trovò il favore anche degli altri due consiglieri di minoranza Nicola Palombo e Giulia D'Antonio, all'epoca non più alleati di Monturano e De Risio da qualche mese. Non la pensò così la maggioranza e pertanto non passò. Finché ieri non sono arrivate le determine proprio per selezionare consulenti esterni per il Pnrr.
"Ve l'avevo detto io", potrebbe intitolarsi così il video di fine anno di Fabio De Risio?
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