I fuochi dell'Immacolata: la tradizione continua

Oggi pomeriggio la rievocazione del viaggio di Maria verso Betlemme. Aspettando la 39^ edizione del Presepe vivente

Leo Benedetto
07/12/2022
Attualità
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Era in quelle sere che una luce, un falò, visti sulle colline lontane, mi facevano gridare e rotolarmi in terra (C. Pavese).
Nel pomeriggio inoltrato del 7 dicembre a Montenero di Bisaccia, c'è stata la rivisitazione del viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, per essere censiti.
Organizzato dalla Proloco Frentana, viene vissuto come l'atto iniziale, per quello che sarà poi il presepe vivente, tradizione che oramai vive da 38 anni.
I riti del fuoco in Molise sono tanti, ed uno di questi è proprio il fuoco del 7 dicembre, che secondo la tradizione, simboleggia purificazione, luce, speranza, rinascita e proprio a Montenero questa tradizione si perde dalla notte dei tempi.
Il viaggio della Sacra Famiglia, a Montenero tra i vicoli del centro storico, ha fatto diverse tappe nei vari quartieri.
Giuseppe, Maria e l'asinello, con al seguito pastori e l'immancabile corno, suonato dal sempreverde Vittorio Neri, si sono fermati intorno ai vari fuochi preparati da varie persone, legate alla tradizione.
Le tradizioni popolari legate al fuoco sono spesso presenti solo nel ricordo degli anziani, fortunatamente felicemente tramandati nel tempo.
Sono partiti da Piazza Giovanni XXIII via Madonna del Carmine, via Regina Margherita, Largo Roma, via Massangioli, via Valentina, Viale dei Borghi, via Carabba per poi terminare il viaggio nel punto di partenza.
In ogni punto preparato dai vari quartieri, il corteo si è fermato vicino ad ogni singolo falò, accettando i doni preparati per loro, per dimostrare accoglienza e aiuto.
Non poteva mancare la performance del mitico Vittorio Neri, che ha recitato poesie di Paterno in ogni sosta.

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