Torna l'autovelox sulla Statale 16. Ma i monteneresi lì non passano

Il tratto interessato va dal Mergolo al ponte sul Trigno, lo stesso del South Beach e dell'aeroporto militare alleato durante la guerra

Rossano D'Antonio
05/12/2022
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Che si tratti di mega progetti faraonici stile Miami, oppure di incendi o ancora di autovelox, al centro dell'attenzione da un po' c'è sempre quella parte di Statale 16. La giunta comunale ha appena approvato con apposita delibera di ripristinare il controllo elettronico della velocità su un punto della trafficata strada che costeggia l'Adriatico e che ricade sul territorio montenerese. In particolare il chilometro sul quale si installerà l'autovelox è il 527+500, ossia lo stesso dove questa estate si è sviluppato un incendio che ha causato la chiusura della Statale 16. Ed è lo stesso punto dove un imprenditore canadese vorrebbe realizzare una struttura mai vista forse in tutta Italia. E cioè grattacieli da venti piani, porto canale, spostamento della stessa Statale, per un totale di cinque milioni di metri cubi su 160 ettari. Il famoso South Beach, che chissà se vedrà mai la luce, soprattutto in quelle dimensioni.
Mentre l'autovelox si avvia a tornare in loco, essendoci già stato anni fa, precisamente quando al comando dell'amministrazione comunale c'era Giuseppe D'Ascenzo. Adesso c'è Simona Contucci, che con gli altri tre assessori presenti nella seduta del 30 novembre ha incaricato il capo settore della Vigilanza affinché siano avviate le procedure per arrivare all'installazione dell'apparecchio. Il servizio è definito sperimentale nella delibera n. 185 e la durata prevista è di dodici mesi.
Il tratto in questione si trova fra il torrente Mergolo, confine fra Montenero e Petacciato, e il ponte sul fiume Trigno. Dove nel 1943-44 gli Alleati ricavarono un aeroporto dal quale decollavano i caccia da combattimento alla volta del Centro e Nord Italia. Oggi è invece un rettilineo dove spesso si vedono sfrecciare autoveicoli a velocità ben superiore al limite consentito, da qui l'idea di limitarla con il dispositivo di controllo e relativa sanzione. Come detto l'autovelox c'è già stato anni fa e offriva all'amministrazione comunale due vantaggi. Il primo era chiaramente l'introito con le contravvenzioni, pare abbastanza cospicuo visto il traffico della Ss16. Il secondo vantaggio, ovviamente mai dichiarato, è che in quel tratto di strada non passano molti monteneresi, i quali se vanno verso San Salvo o Vasto percorrono la Chiatalonga, mentre per andare a Termoli svoltano più a sud rispetto all'autovelox. Ne consegue che le multe non le prendevano i compaesani-elettori venti anni fa, non le prenderanno col ripristino. In sintesi, se malcontento c'è, in municipio non lo sentono. Per esempio i monteneresi si accorsero dell'autovelox, a suon di contravvenzioni arrivate a casa, solo durante il periodo di chiusura della strada verso San Salvo causa crollo del ponte. Erano infatti costretti a percorrere quel tratto di Statale 16.
Ma a parte l'aspetto economico, bisogna sottolineare che con i controlli la velocità si era fortemente ridotta lungo quel rettilineo, come hanno sempre confermato gli agenti di Polizia locale. L'autovelox di prossima installazione, infine, non ha nulla a che vedere con quello che si trovava nei presi del cavalcavia della Marina. Apparecchio al centro di polemiche e oggetto di parecchi ricorsi da parte di cittadini convinti della sua illegittimità. Ricorsi qualche volta vinti, altre no. Chissà se anche il nuovo scatenerà le ire in ogni dove.
Nella foto il tratto di Statale 16 dove tornerà l'autovelox

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