Mercoledì la risposta sulle regionali della sindaca Contucci

Se ne parlerà insieme a tanti altri argomenti in Consiglio comunale. Valanga di interpellanze, seduta fiume, ma De Risio e Monturano si lamentano per la convocazione mattutina

Rossano D'Antonio
26/11/2022
Politica
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MONTENERO DI BISACCIA. Se gli ordini del giorno diventano diciassette hai voglia a pretendere che sia convocato di sera anziché di mattina. Il rischio è di fare la nottata, mentre mercoledì si andrà quasi certamente oltre mezzogiorno. E' stato convocato per il 30 novembre alle 9:30 il Consiglio comunale, come anticipato ancora più ricco del solito di argomenti da discutere.
Di questi ben tredici a firma di due dei quattro consiglieri di minoranza, vale a dire Fabio De Risio e Gianluca Monturano. E anche questa non è una novità, saranno pure prolissi ma da mesi solo loro propongono discussioni nelle assise cittadine.
Si comincerà con due mozioni, pertanto da votare dopo la discussione. Riguarderanno stato dell'illuminazione pubblica e impiantistica, e una proposta per l'insegnamento dell'inglese alle scuole Materne ed Elementari. E se fino a questo punto gli animi non si saranno ancora accesi, quasi certamente succederà con la sfilza di interpellanze a seguire, ben undici. Fra gli argomenti rotatoria con fontana in piazza, elettrodotto Gissi-Larino, bando per lo sport e per i giovani in biblioteca, progetto da realizzare insieme a Petacciato e San Giacomo, costo della notte fucsia in estate, di nuovo illuminazione pubblica, fino all'ultima e si presume ancor più scoppiettante domanda. "Richiesta informazioni su possibile candidatura del sindaco" alle elezioni regionali di primavera 2023. Argomento trattato su Monteneronotizie qualche giorno fa e che da mesi si alimenta di indiscrezioni crescenti. 
In sostanza, Simona Contucci proverà la scalata verso Palazzo D'Aimmo dopo solo metà mandato da prima cittadina? Sull'argomento è già stata incalzata a luglio e allora la risposta è stata negativa, non aveva intenzione di candidarsi. Ma nel frattempo le voci, come detto, sono continuate e cresciute. Mercoledì le toccherà rispondere all'interpellanza e a una domanda che, dentro e fuori il municipio, non pare piacerle particolarmente.
Altresì è da chiedersi se l'argomento meriti addirittura un'interpellanza, esercizio in cui De Risio e Monturano stanno diventando forse i più esperti di sempre a Montenero, aumentandone il numero ogni volta. I precedenti storici sulla richiesta a un sindaco a proposito di una candidatura alle regionali ci sono, ma va precisato subito che non riguardano interpellanze. 
Nell'accesa campagna elettorale del 1992 durante un comizio fu Luigi Calgione, noto imprenditore chiamato da tutti Ginottino, a chiedere lumi all'avversario Nicola D'Ascanio. Con tre anni di anticipo, e un Comune commissariato perché proprio la sua maggioranza era caduta, già si parlava di una sua candidatura al massimo ente regionale. Dopo un interregno di un anno, tornò alla guida del paese e, ancora due anni dopo, effettivamente provò la scalata regionale. Vi riuscì con una quantità di voti mai più raggiunta in quel tipo di elezione a Montenero, neanche da lui stesso nelle successive sue candidature.
Arriviamo così all'attualità e alla domanda rivolta adesso in via istituzionale, con ordine del giorno dedicato e obbligo di risposta. Quand'anche lo avesse in mente, è difficile che Simona Contucci sveli mercoledì le sue intenzioni sulle regionali 2023. Ma perché arrivare a un'interpellanza? Era proprio necessario? Secondo sindaca e maggioranza assolutamente no, lo ripetono in ogni occasione, ma si può facilmente obiettare che per loro è una richiesta scomoda, una domanda cui eviterebbero volentieri di rispondere. L'argomento li irrita e si vede lontano vari chilometri.
L'interpellanza di Monturano e De Risio è motivata dal fatto che l'elezione della Contucci significherebbe tornare a elezioni anticipate, diversamente dai tempi di D'Ascanio. Non bastasse, l'impegnativa campagna elettorale distoglierebbe la sindaca dai propri impegni, proprio in un momento definito difficile. E allora, visto l'evidente interesse pubblico, ecco il ricorso all'interpellanza. Nella valanga che ogni volta i due consiglieri di minoranza ne propongono, una in più che sarà mai.
Gli ultimi quattro ordini del giorno saranno invece quelli presentati dalla maggioranza. Due a carattere tecnico-contabile relativi a variazioni di bilancio già passate in giunta, poi lo scioglimento del consorzio "Il cammino della pace" e infine una modifica al Dup (Documento unico di programmazione).
Un Consiglio comunale che si prevede pertanto lungo quanto o più dei precedenti, caratterizzati anch'essi da molti argomenti. E ancora una volta a firmare la grande maggioranza degli ordini del giorno sono Gianluca Monturano e Fabio De Risio. Gli stessi che lamentano a ogni piè sospinto la convocazione di mattina, ritenuta scomoda specie per chi lavora. Dall'altra parte hanno gioco facile a replicare che fin quando presenteranno interpellanze a iosa, dovendole discutere una per una, sarà difficile riunirsi in orari che rischiano di far finire la seduta in piena notte.
Le polemiche sono servite, in un paese dove una parte ne fa forse troppe e l'altra si illude che possa esistere un posto dove non ve ne siano, dove il consenso sia unanime, totale. Illusione, appunto. E per fortuna.
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