MONTENERO DI BISACCIA. Poteva il 2 giugno scampare alla polemica politica locale? Naturalmente no e così anche la festa della Repubblica, imprevedibilmente e a tratti inspiegabilmente, diventa campo di battaglia. Complicato spiegare come si arrivi anche al caso di Giulio Regeni. Ci si prova.
Ieri mattina sulla pagina Facebook del Comune è stato pubblicato un intervento in cui è stato annunciato che la sindaca e la maggioranza hanno offerto alcune copie della Costituzione alla Biblioteca comunale e all'Istituto omnicomprensivo. Seguiva l'augurio di buona festa della Repubblica a tutti, con tanto di punto esclamativo.
A seguire una ventina di mi piace e un commento di Antonino D'Antonio, ex assessore comunale negli anni Novanta-Duemila e padre dell'esponente di minoranza Giulia. Se le copie sono state pagate con fondi comunali, il suo pensiero, sarebbe più giusto scrivere "il sindaco e l'amministrazione comunale"; se viceversa i fondi fossero personali "sarebbe stato bello coinvolgere anche la minoranza – le parole di Antonino D'Antonio - e solo in mancanza di sua adesione" arrivare a scrivere "il sindaco e i consiglieri di maggioranza'".
La risposta della sindaca è giunta stamattina con tono confidenziale (i due si conoscono dai tempi dell'Italia dei valori di Antonio Di Pietro). Simona Contucci ha spiegato che i soldi non sono del Comune, ma personali, suoi e dei consiglieri di maggioranza. Precisando inoltre di aver "sempre ritenuto di non dover 'pubblicizzare' la cosa", senza però spiegare perché stavolta è stato fatto, e "di non dover coinvolgere i colleghi di minoranza perché, (…), non è propriamente opportuno entrare nelle questioni economiche personali che non si conoscono".
E fin qui di vis polemica nessuna traccia. Arriva poco dopo, quando la Contucci per spiegare perché non coinvolge la minoranza racconta il seguente episodio:
"A inizio consiliatura abbiamo votato favorevolmente un'iniziativa della minoranza, inerente l’affissione di un manifesto di solidarietà a Regeni: naturalmente questo cartello o striscione lo avrebbero dovuto finanziare autonomamente. Poiché a tutt’oggi non abbiamo ancora visto nulla e niente è stato posizionato, riteniamo di non dover chiedere denaro anche per le nostre iniziative, visto che quelle che hanno proposto loro non sono state neanche avviate".
Il riferimento è alla mozione votata all'unanimità in Consiglio comunale nel marzo 2021, che prevedeva iniziative volte a commemorare e mantenere alta l'attenzione sul caso del ricercatore italiano Giulio Regeni, assassinato in circostanze mai chiarite in Egitto nel 2016.
E se polemica non ci fu un anno fa, lo stesso non può dirsi per oggi. La risposta del consigliere di minoranza Gianluca Monturano, a suo tempo autore della mozione, non si è fatta attendere, sotto forma di commento dopo l'intervento della sindaca Contucci. Lungo e articolato, eccone alcuni stralci.
Parte definendo "al limite del ridicolo" il commento della prima cittadina, la quale avrebbe usato la pagina del Comune per pubblicizzare l'attività di una parte dell'amministrazione, non di tutta come ci si aspetterebbe. Poi Monturano spiega i dettagli della mozione Regeni ed evidenzia quella che a suo giudizio sarebbe una gaffe della controparte: "La mozione (...) parlava di attivare iniziative in memoria di Giulio come intitolare, nel più breve tempo possibile, una Via o una Piazza al ricercatore Friulano e non dello striscione. Le risulta che la Sua amministrazione ha fatto quanto avete votato? A me non pare!". Di più, perché di fronte alla richiesta di affiggere uno striscione sul balcone del municipio entro il 3 febbraio 2021, avanzata dai firmatari di una lettera indirizzata all'amministrazione, non sarebbe arrivata nessuna risposta da parte della stessa. "Stiamo aspettando un vostro segnale da un anno e mezzo!", continua il consigliere di minoranza, il quale approfitta poi per riprendere anche quanto accaduto durante l'ultimo Consiglio comunale di qualche giorno fa, con la lettera di endorsement al South Beach di inizio 2021 rimasta finora in qualche cassetto e svelata da Fabio De Risio.
In chiusura Monturano invita la Contucci a improbabili dimissioni, ma non prima di rispondere, "dopo un anno e mezzo, ai cittadini sullo striscione di Regeni (…). Il rispetto delle minoranze è prescritto nei principi, anche e soprattutto nella Costituzione che ha lodevolmente comprato ma che è evidente non ha mai letto".
Da vedere se la bagarre a mezzo social continuerà ancora. Nel frattempo, tornando al gesto di beneficenza che ha indirettamente originato tutto, chissà che la prossima volta non sia il caso di seguire i consigli di san Paolo, che ai Corinzi scriveva "la carità non si vanta".
Il post con i commenti sulla pagina Facebook del Comune di Montenero di Bisaccia