MONTENERO DI BISACCIA. Quando l'acqua di quelle docce scivolava sui corpi sudati, appiccicosi e ruvidi di sabbia di mare, e quando quell'immondizia era gettata nei cassonetti, le radio suonavano Bleeding love oppure E adesso che tocca a me. Mentre Barack Obama, settemila chilometri a ovest, sarebbe stato eletto a novembre. Era il 2008 e ancora oggi il Comune chiede loro di pagare quanto dovuto per l'acqua e l'immondizia. Già, perché non l'hanno fatto all'epoca, non si sa esattamente quanti siano, ma si conoscono con esattezza le somme da corrispondere, comprensive di interessi e spese: qualcosa più di trecentoquarantaduemila euro.
Sono state pubblicate da alcuni giorni le due determine con le quali si conferisce l'incarico di riscuotere le somme a una ditta esterna. Le annate di riferimento sono il 2008 e il 2009 e, si legge, il ricorso a una società esterna al Comune arriva dopo vari tentativi infruttuosi di indurre i morosi a più miti consigli. In altre parole a pagare le bollette dell'acqua e della monnezza, sebbene in ritardo. I solleciti dell'ente municipale sono arrivati negli anni 2015, 2016 e 2017, sempre nel mese di ottobre: a chi è superstizioso verrebbe in mente di cambiare periodo, vista l'inefficacia. Passato ancora qualche anno, cioè adesso, si è pensato di affidare la riscossione coattiva a una società privata.
Le cifre: per le bollette non pagate dell'acqua nel 2008 mancano all'appello 32666 euro (51252 con spese e interessi), mentre nel 2009 58721 euro (che diventano oggi 86214 con le spese). Somme più elevate con la Trsu (immondizia): nel 2008 54188 euro (81189 con interessi, sanzioni e spese), nel 2009 66623 euro (123487 con spese). In questo ultimo caso del 2009 da notare come gli interessi (34mila euro e rotti) facciano un balzo in alto, diventando oltre la metà della cifra originariamente dovuta per il servizio di smaltimento rifiuti dai morosi.
Calcolatrice alla mano, o per chi è più romanticamente all'antica carta e penna, il conto è presto fatto: il Comune conta di riscuotere 342143 euro in totale. Numerosi i solleciti di pagamento in vista.
Ma quando arrivarono nelle case dei monteneresi le fatture poi non pagate? Per quanto riguarda le bollette dell'acqua furono emesse nel novembre 2010 (riferite al 2008) e nell'ottobre 2011 (2009). Per l'immondizia invece i tempi furono più celeri: entro l'anno successivo furono emesse le due fatture.
In apertura di è parlato di brani famosi del 2008 e addirittura dell'uomo più potente del mondo, il presidente americano. Spostandoci settemila chilometri più in qua, tornando a Montenero, cosa succedeva tutto intorno mentre quell'acqua scivolava sui corpi sudati di chi poi non avrebbe pagato la bolletta?
Il sindaco era Giuseppe D'Ascenzo, al suo ottavo anno di mandato e pertanto avviato sul viale del tramonto come quei finali di film western. Eppure ad agosto inaugurò il primo tratto di lungomare in quella Marina per troppi anni ferma e che aveva cominciato a svilupparsi. La sua maggioranza cominciava a manifestare qualche crepa, manco a dirlo da parte di quell'Italia dei valori che un anno dopo la crisi l'avrebbe scatenata eccome. Ma D'Ascenzo avrebbe resistito, altro che. Nell'estate 2008 a Montenero venne a cantare Gigione, en plein in piazza della Libertà, idem quando qualche settimana dopo sul palco salì il comico abruzzese 'Nduccio. E sì, nelle sere d'estate (e non solo) si usciva ancora in piazza, anche senza pretendere a momenti gli U2 come sarebbe avvenuto poco dopo.
L'acqua di cui si discute fu pertanto consumata in quella fine di anni Dieci del nuovo millennio, stessa cosa per l'immondizia gettata nei cassonetti (il sistema porta a porta sarebbe arrivato qualche anno dopo). Una parte delle docce che ristorarono i corpi accaldati dopo aver saltato al ritmo della fisarmonica di Gigione, in pratica, fu a scrocco. Almeno fino a questo momento.
Ora il Comune passa alle maniere forti, tredici anni e due sindaci dopo. Nel frattempo il calendario dell'Estate montenerese sta per arrivare, ma gli eventi di richiamo come allora non si fanno più, perché i fondi a disposizione non sono più quelli di una volta. E così un effetto indiretto è che diminuisce il rischio di docce a scrocco dopo i concerti.
Nelle foto, estate 2008: il taglio del nastro della passeggiata alla Marina di Montenero, momenti dei concerti di Gigione e 'Nduccio a Montenero di Bisaccia