Riposa al buio: rubate le lampadine votive al cimitero

Diversi gli episodi segnalati, ma si rischia la condanna per vilipendio di tombe. Generale lo sdegno

Rossano D'Antonio
15/04/2022
Cronaca
Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. Ai fiori e altri accessori ci si è quasi abituati, per quanto lo sdegno non possa mancare. Che addirittura si arrivi a rubare le lampadine, persino con il gesto a tratti beffardo di riavvitare quelle fulminate ai malcapitati, è una novità. Accade nel cimitero di Montenero di Bisaccia, che come tanti altri, probabilmente un po' tutti e dappertutto, è teatro del tipo di furto più esecrato.
Se negli anni si è visto sparire vasi, arredi funerari e soprattutto fiori dalle tombe, negli ultimi tempi aumentano le segnalazioni di furti di lampadine votive. Già, quelle piccole lucine con filettatura da 14 e la particolarità tecnica di essere a 24 volt. Più lettori hanno segnalato di aver trovato il lume sulla tomba dei propri cari spento pochi giorni dopo aver cambiato la lampadina. E non solo, perché diverse persone hanno riferito che in verità la lampadina c'era, ma era fulminata. Rapida la deduzione: qualcuno l'aveva sostituita. Anziché andarla a comprare, in pratica, c'è chi pensa bene di svitare la propria ormai inservibile e appiopparla ad altri, un cambio non richiesto e tutto a suo vantaggio. Prima di proseguire vale la pena di indicare il costo di una lampadina per il cimitero: poco più di un euro. Ma come detto bisogna fare attenzione a comprare quella giusta.
E' infatti del tipo a 24 volt, per una questione di sicurezza, in altre parole non deve causare danni alle persone in caso di scarica (scossa) accidentale. Anche perché è sostituita senza staccare la corrente, da qui l'uso dei cosiddetti impianti a bassissima tensione (ottenuta con un trasformatore) nelle illuminazioni votive.
Comprensibile lo sdegno non solo di chi deve ricomprare le lampadine, ma anche di chiunque senta raccontare episodi del genere. Se non si ha rispetto nemmeno per i morti... questo il commento più frequente. Ma a parte il sentire collettivo, dal punto di vista legale cosa significa rubare in un cimitero? E' un semplice furto o qualcosa di più? 
Ebbene, è qualcosa di più, forse molto di più. A regolare la materia è il Codice penale con l'articolo 408 e soprattutto una sentenza della Cassazione (43093 del 2021). In parole povere rubare oggetti ai morti configura il reato di vilipendio di tombe, sepolcri o urne. Ne consegue che si rischia la punizione da sei mesi a tre anni. Tutto questo (anche) per una lampadina. 
Ma a parte Codice penale e Cassazione, forse vale la pena di citare la testimonianza di una signora, vittima del furto di una lampadina in questi giorni e di fiori e altro in precedenza. "Sembra che dalle fotografie ti guardano i morti, come fanno a non vergognarsi mentre rubano?".
Infine perché non sottolineare, per chi fuori e dentro i palazzi immancabilmente invocherà le telecamere e una orwellizzazione anche del cimitero, che sarebbe complicato, per non dire impossibile, coprire con videosorveglianza un'area così vasta con viali così lunghi.


 

Leggi altre notizie su Montenero Notizie
Condividi su: