Comodato d'uso: fondamentale il rapporto di fiducia tra le parti

26/03/2022
Attualità
Condividi su:

Il mondo immobiliare non è sempre di facile accesso, a causa di una vastità di informazioni che spesso sono note solo agli addetti ai lavori. Esistono tuttavia alcune nozioni di base che è importante conoscere, sia per avere una visione delle cose più completa, sia per valutare soluzioni abitative diverse dalle tradizionali.

Un tipo di contratto che può essere utile in molti casi è il cosiddetto comodato d’uso. Solitamente praticato tra familiari, non è inusuale che venga stipulato anche tra persone che non si conoscono. Come già fa intuire l’espressione, il comodato d’uso implica la consegna da una persona (il comodante) a un secondo soggetto (il comodatario) di un determinato bene mobile o immobile, da usare per un tempo determinato, alla fine del quale va restituito. Questa forma di contratto è gratuita, come da art. 183 del c.c., e può essere redatto in forma verbale o scritta. Il rapporto di fiducia tra le parti dovrebbe costituirne una componente essenziale.

Per evitare di incorrere in equivoci o spiacevoli inconvenienti, sarebbe sempre preferibile stipulare un contratto scritto dove vengano opportunamente indicati la durata dello stesso e gli impegni presi dalle parti coinvolte. Il tutto va fatto presso un qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Il modello di richiesta di registrazione dell’atto è il cosiddetto modello 69, un modulo che solitamente entra in gioco nel momento in cui è necessario registrare il preliminare di compravendita di un immobile ma che può essere usato per la registrazione di tanti altri atti, tra cui appunto il comodato d’uso. Per la registrazione sono necessari alcuni documenti, come illustrato in maniera esaustiva da Dove.it, agenzia immobiliare online che si avvale dei migliori agenti sul territorio per vendere casa al miglior prezzo e nel minor tempo possibile.

Nello specifico, sono indispensabili due copie del succitato contratto (con relative firme originali), da indirizzare una al proprietario e l’altra all’ufficio apposito. Su ogni 4 pagine del contratto va apposta una marca da bollo di 16 euro, recante data anteriore o uguale a quella della stesura del contratto. Andranno inoltre allegate le fotocopie dei documenti d’identità di comodante e comodatario e la ricevuta del pagamento di 200 euro per la tassa di registro effettuato con modello F24 (codice tributo 1550).

Va sottolineato, infine, come il contratto di comodato d’uso tuteli sia il proprietario dell’immobile che il beneficiario. In ogni caso, il comodatario ha l’obbligo di provvedere alla manutenzione così da mantenerlo in ottime condizioni. In caso di danneggiamento, dovrà risarcire il comodante.

Leggi altre notizie su Montenero Notizie
Condividi su: