"I miei stanotte hanno dormito in cantina per paura dei bombardamenti"

Sasha vive a Montenero da venti anni, ma è di origine ucraina. La testimonianza sulla tragedia che si sta consumando nel suo paese

Rossano D'Antonio
26/02/2022
Cronaca
Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. Lasciò Uman' venti anni fa e da allora Montenero è diventato casa sua. E' conosciuto, ha un lavoro, ma in questi giorni vive con comprensibile apprensione ciò che sta accadendo nella sua Ucraina. Sasha, 47 anni, è uno dei residenti monteneresi originari dello stato est europeo. Ha risposto ad alcune domande sulla guerra che sta dilaniando quella parte di mondo che gli ha dato i natali e a cui è ancora molto legato; eventi che segue con attenzione e che com'è evidente coinvolgono tutto il mondo.
A Uman' vivono i suoi genitori e sua sorella, nella città di 85mila abitanti situata nella parte centrale dell'Ucraina, a circa duecento chilometri dalla capitale Kiev. Nel luglio del 1941 fu teatro di una delle prime vittorie dei tedeschi nell'operazione Barbarossa. Oggi, si deduce dalle parole di Sasha nelle righe che seguono, quel popolo vende cara la propria pelle e non è disposto ad arrendersi.
"Sono stato a Natale" risponde Sasha alla domanda su quando sia andato l'ultima volta dai suoi, il suo italiano è corretto, con la tipica inflessione dell'Europa orientale.
Si aveva già la percezione che stesse per arrivare la catastrofe?
"Non si capiva, non così almeno, ma si parlava di guerra, in realtà se ne parla dal 2014. Ma la mia città finora non era stata coinvolta nei combattimenti".
Quando hai sentito l'ultima volta i familiari?
"Stanotte per telefono. Hanno passato la notte in una cantina che abbiamo, perché è stato annunciato un bombardamento – le parole di Sasha – che poi non c'è stato. Mi hanno detto che nella provincia sono stati abbattuti due aerei caccia russi, ma per il momento i combattimenti ancora non arrivano a casa dei miei".
Cosa pensi di questa guerra, immaginavi che sarebbe scoppiata?
"I politici dicono che era preparata da tempo dai russi e aspettavano solo il momento adatto per scatenare l'offensiva e invadere l'Ucraina. L'America avvisava, ma tutti nel mondo pensavano che non sarebbe accaduto. Anche Putin diceva che no, non avrebbe fatto la guerra, che l'America diceva le bugie e poi... ha attaccato".
Sasha, par di capire che secondo te l'Ucraina non vuole tornare sotto la Russia?
"L'Ucraina combatte per la sua libertà, come ha fatto l'Italia a suo tempo. Si vedono parecchi spettacoli adesso (intende messinscene dei russi per giustificare l'attacco n.d.r.), discorsi finti e sappiamo anche che ci sono infiltrati che provocano e aiutano i militari russi. Costringono gli ucraini catturati, oppure li pagano, per farsi dare informazioni su posti precisi da bombardare".
Anche dalla tua città sono stati richiamati i giovani per combattere?
"Veramente vanno volontari, anche da Uman', molti giovani. Stamattina ho visto che anche il sindaco ha preso le armi ed è pronto a combattere".
Sasha, come si dice in ucraino la parola pace?
Prende la penna e scrive мир in caratteri cirillici, poi aggiunge: "Slava Ukraini, heroyam slava!". E' lo slogan nazionale che si può tradurre in "gloria all'Ucraina, gloria agli eroi".
Sulla sua pagina Facebook il sindaco Oleksandr Tsebriy ha pubblicato un video in cui si vede con la canna del fucile d'assalto Kalashnikov appoggiata alla spalla. Fra i commenti c'è chi chiede come fare per unirsi alla difesa della città.
Qui a Montenero con Sasha ci salutiamo con la speranza che torni presto la pace, la мир in Ucraina.
Nella foto qui sotto il sindaco di Uman' con visibile la canna del fucile sulla spalla destra

Leggi altre notizie su Montenero Notizie
Condividi su: