Il polo scolastico sogno di ogni amministrazione: sarà la volta buona?

Analisi del progetto inserito da anni nel Piano delle opere pubbliche di volta in volta rinnovato. Adesso si spera nel Pnrr

Rossano D'Antonio
09/02/2022
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Una nuova scuola talvolta diventa come quei sogni ricorrenti nelle varie amministrazioni, quei progetti che ogni sindaco vorrebbe firmare, un po' come mettere mano al Piano regolatore. Poi non sempre, anzi raramente riesce. E comprensibilmente, viste le quantità di risorse necessarie. Dopo essere stato accantonato per un po', l'argomento nuovo polo scolastico è tornato in auge in questi giorni e a dargli la stura è stato, manco a dirlo, il solito Pnrr, quel Piano nazionale di ripresa e resilienza che tanti soldi dovrebbe far arrivare anche al palazzo rivestito di marmo bianco che domina piazza della Libertà.
Così hanno parlato di nuova scuola il consigliere di minoranza Fabio De Risio e la stessa sindaca Simona Contucci. Quest'ultima ha annunciato ieri che il Comune si è appena candidato a ricevere un finanziamento ad hoc, nell'ambito sempre del Pnrr.
L'idea di un polo scolastico non nasce oggi, ma una decina di anni fa, almeno. Sarà la volta buona, si farà stavolta? Chissà, nel frattempo si possono ricostruirne le vicissitudini, i sogni appunto, la sindrome del faraone che talvolta colpisce le nuove amministrazioni (non l'attuale e non in questa fattispecie, si intende).
Le ultime scuole costruite a Montenero sono state le Elementari di "Colle della speranza" (in realtà l'omonima collinetta dista abbastanza, ma non si poteva usare la denominazione popolare di quella zona, cioè "casa pazza"), la Materna di via Paterno (inutilizzata per anni, poi diventata sede staccata dell'Ipsia), l'asilo nido di via Palermo (ma da sempre usato come scuola Materna). Si parla pertanto di fine anni Settanta, prima metà Ottanta, dopo di allora ci sono state solo ristrutturazioni e adeguamenti sismici vari, per esempio alle Elementari in piazza e alle Medie.
L'idea di costruire una scuola tutta nuova, dove trasferire gli alunni dai sei agli undici anni, arriva invece negli anni Dieci del nuovo millennio. E' infatti il gennaio 2012 quando l'amministrazione comunale vara il Piano triennale delle opere pubbliche, vale a dire cosa si vorrebbe realizzare di lì a qualche anno. Vi è di tutto, da un palaghiaccio alla Marina (ebbene sì) a un centro di talassoterapia (cure con acqua di mare), e chiaramente il nuovo polo scolastico. Per quest'ultima opera non è precisata l'ubicazione, ma si sa che è nella zona Bivio, probabilmente in via Gramsci. Andrebbe costruita per vari motivi, come la carenza di parcheggi nei pressi degli istituti esistenti, oppure l'assenza di palestre e auditorium, o ancora la mancanza di spazi di aggregazione esterni e interni, e altro. Il nuovo polo dovrebbe ospitare scuole Elementari, Medie, servizi comuni, biblioteca, mensa, auditorium e palestra. Invece il quadro economico prevede per i primi due anni (2012-13) rispettivamente due e cinque milioni di euro. Ai quali si aggiungeranno i quattro del 2014, i 2,5 del 2015 e altrettanti nel 2016. E poi non è il caso di andare oltre, perché tanto rimarrà tutto sulla carta o sui file in formato pdf di quel Piano triennale rinnovato di volta in volta. Il nuovo polo scolastico, semplicemente, è ancora di là da venire.

Finché, è notizia di ieri, l'argomento non è tornato a occupare le cronache politiche locali con l'annuncio della sindaca Contucci: il Comune ha presentato la propria candidatura per ottenere fondi dal Pnrr e costruire la nuova scuola. L'ubicazione stavolta è indicata e si tratta appunto di via Gramsci, dove parte del terreno è già proprietà dell'ente. Inoltre, ed una novità assoluta da un quarto di secolo circa, si torna a parlare in un documento ufficiale del vecchio rudere del Professionale, che dovrebbe essere riqualificato assieme all'area. Dell'argomento ci siamo occupati su Monteneronotizie e giorni fa abbiamo approfittato per chiedere lumi anche alla sindaca nel corso di un'intervista. Dal 1995 è stata la prima volta che un primo cittadino ha parlato dell'annoso tema di quella scuola mai finita, con i lavori fermi da una quarantina d'anni. Tornando al nuovo polo scolastico, il progetto prevede anche la demolizione dei due edifici in centro che oggi ospitano le scuole Primaria e Secondaria di primo grado (un tempo si chiamavano Elementari e Medie). Non è noto al momento cosa dovrebbe sorgere al loro posto.
Sarà la volta buona? Vedrà attuazione l'idea concepita dieci anni fa esatti? La nuova scuola diventerà, assieme a isola ecologica e ampliamento del cimitero, la parte realizzata (e non faraonica) di quel Piano triennale delle opere pubbliche?

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