La vecchia fermata bus mai usata, o forse un po' sì

Una foto degli anni Settanta mostra la Villa comunale prima che fosse costruita la pensilina di cemento. Oggi è la sede della Pro Loco

Rossano D'Antonio
01/12/2021
Cultura
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MONTENERO DI BISACCIA. Un tempo due erano le prove difficili per gli autisti di bus a Montenero: riuscire a non incastrarsi al "girone" in via Argentieri e fare il "giro di Villa" in piazza. La prima difficoltà c'è ancora, la seconda non più, ma una foto storica pubblicata su Facebook dall'instancabile Antonio Assogna ci mostra il paese di parecchi anni e opere pubbliche fa, e ci ricorda di quel tempo lì, quando gli autisti dovevano faticare sui pesanti sterzi di allora per affrontare le curve strette intorno ai giardini pubblici.
Ebbene sì, fino agli anni Settanta gli autobus giravano in centro fin davanti la chiesa di san Matteo e la fermata era posta davanti agli attuali giochi per bambini. Da qui l'idea di costruire la fermata con relativa pensilina nell'unico spazio libero rimasto e che è ben visibile in fondo alla foto più vecchia fra quelle proposte.

Dove si vede un marciapiede, che l'obiettivo fotografico fa sembrare attaccato alla casa color rosa antico, fu costruita la fermata. Oggi vi è la sede della Pro Loco, che fino a qualche anno fa era il comando dei Vigili, ma in realtà la struttura nacque così:

Così quando era comando dei Vigili (foto del 2006):

La fermata per i bus nei locali sottostanti ospitava la cabina dell'Enel, che chiese una stanza per garantire un servizio elettrico al passo con i tempi ai quartieri limitrofi, e i bagni pubblici. Tuttavia per lo scopo principale per cui era stata progettata la struttura non funzionò che qualche mese, forse meno, perché nel frattempo che fu costruita e inaugurata si capì che i mezzi pubblici non potevano più girare intorno alla Villa comunale, visto l'aumento vertiginoso del traffico in quegli anni e il crescere in dimensioni degli stessi pullman. La fermata divenne perciò un riparo in caso di pioggia improvvisa durante le affollate passeggiate domenicali di allora o a fine messa.
Intanto gli autobus trovarono dimora poco più sotto, davanti al campetto Belvedere, in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto. E fermano ancora lì, poiché qualche tempo dopo sarebbe fallito il tentativo di spostarli alla fine di viale Europa, al terminal in seguito usato dalla Protezione civile.
Questa in sintesi la storia della fermata autobus che non è mai servita, ma che è stata recuperata ad altri scopi e, tutto sommato, anche quando sembrava inutile è stata usata eccome da ragazzini che vi giocavano a nascondino e dai più grandicelli per scrivere sull'ampia panca di travertino frasi d'amore.
La stessa inquadratura oggi:

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