MONTENERO DI BISACCIA. Stavolta è andata male a loro. Per una volta a perdere sono stati i cinghiali, abbattuti in consistente numero ieri mattina in parti di territorio prossime alla cintura che delinea il centro abitato, tant'è che gli spari sono stati avvertiti anche in alcune case periferiche. E sarebbero almeno dieci, ma c'è chi parla di quindici suini selvatici finiti a colpi di fucile da più squadre di cacciatori, presumibilmente arrivati anche da altri centri.
Due le zone principalmente battute e fruttuose, a ovest e a nord dell'abitato, e il fatto che si trattasse di campagne vicine al paese fa pensare che a finire nel mirino dei cacciatori siano stati i cinghiali che, ormai da tempo, scorrazzano anche nel centro abitato. Meno di un mese fa su Monteneronotizie pubblicavamo il video di un lettore, dove si vedeva un branco di circa quindici esemplari, di ogni taglia, attraversare viale Europa. Ed è proprio accanto alla via più usata per entrare e uscire da Montenero, oltre che per collegare centro e zona Bivio, che i cinghiali negli ultimi tempi hanno devastato alcuni campi. Tant'è che dopo il loro passaggio sembrava che il terreno fosse stato trattato con l'attrezzo agricolo chiamato vangatrice, come mostra la foto qui sotto.
Al pari di quasi ogni parte d'Italia, anche a Montenero i suini selvatici sono crescente fonte di preoccupazione. Non si contano i danni alle coltivazioni o alle auto che li investono, con rischi anche fatali per gli occupanti, come avvenuto qualche anno fa a un montenerese lungo il rettilineo che conduce a San Salvo. Ma si rischia anche a piedi: a luglio su Monteneronotizie raccoglievamo la testimonianza di un padre che raccontava come suo figlio, spaventato da un grosso branco di cinghiali spuntato all'improvviso davanti la masseria della nonna e caduto a terra, fosse stato salvato dai suoi cani che, abbaiando, avevano allontanato i potenziali aggressori. In quel periodo la caccia era chiusa e pertanto si poteva intervenire solo inviando sul posto personale autorizzato (caccia di selezione), come infatti pare sia avvenuto. Adesso il calendario venatorio è aperto e, per quanto l'argomento divida da sempre animalisti e non, al momento la caccia pare essere l'unico sistema preso in considerazione per diminuire il proliferare incontrollato dei cinghiali.