Primo anno di amministrazione Contucci, tra consenso e irritabilità

L'analisi: rivincerebbe con facilità la maggioranza e l'approvazione è generale. Eppur si muove...

Rossano D'Antonio
20/09/2021
Politica
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MONTENERO DI BISACCIA. Se qualcosa è cambiato, per citare il celebre film del premio Oscar Jack Nicholson, può essere presto per dirlo, ma il bilancio del primo anno di amministrazione è quasi un must, occorre almeno abbozzarlo, provarci. Se non altro per quegli aspetti che saranno certo tralasciati negli eventuali comunicati degli interessati.
Esattamente un anno fa si votava per le comunali, a causa della pandemia insolitamente a fine estate, come pochissime altre volte sessanta e passa anni prima. Simona Contucci diventava il ventesimo sindaco di Montenero di Bisaccia al termine di una battaglia elettorale vinta in partenza. Ma come sempre accade non l'avevano capito tutti e meno male, altrimenti sarebbe stato ancora più facile.
Un anno dopo cosa è cambiato nel centro bassomolisano? Per parlare di opere pubbliche di rilievo può essere presto, anche perché quello che si vede adesso è probabilmente retaggio della passata legislatura. Di sicuro è cambiato l'approccio dell'amministrazione, e della sindaca in primis, verso la vita cittadina di tutti i giorni. Un interventismo social e reale maggiore rispetto al passato: empatia e impegno per i sostenitori, intrusione non richiesta a tratti fastidiosa per altri. Si sono visti esponenti dell'amministrazione presidiare le operazioni di prelievo di massa dei tamponi e anche durante le vaccinazioni. Più che lecito essere lì per loro, ancora più lecito esprimere perplessità per un eccesso di "attenzioni" non richieste. D'altra parte il Covid, come anticipato a una tv dalla stessa Simona Contucci il giorno stesso della vittoria elettorale, è stato il leitmotiv, la cifra, il core business di questo primo anno di amministrazione. Da qui rimbrotti municipali pressoché giornalieri quando si era in zona rossa, non si sa quanto motivati. Uno degli effetti "collaterali" della pandemia è stato per esempio lo scoppio di ira della sindaca Contucci quando la madre di un alunno, su un gruppo Whatsapp dedicato, ha definito "di pessimo gusto" il messaggio col quale la titolare della fascia tricolore annunciava il prolungamento della chiusura scolastica. Apriti cielo: fu pubblicata in pompa magna la schermata di quante visite e messaggi di solidarietà avesse ottenuto il post della sindaca in cui dichiarava di essere stata attaccata. Una permalosità che tuttavia non è una novità in quel del municipio, poiché almeno due predecessori le fanno concorrenza in tal senso.
Altro momento di imbarazzo il South Beach, il mega progetto privato, e probabilmente impossibile, di cinque milioni di metri cubi alla marina di Montenero, lasciatole in dote dal predecessore Nicola Travaglini. Simona Contucci si è dapprima definita favorevole in una lettera alla Regione Molise, poi ha mostrato un atteggiamento più cauto di fronte all'esplodere di proteste da ogni dove.
Tornando all'attività svolta in questo anno, saranno i diretti interessati a fare l'elenco delle cose fatte. A controbattere gli avversari di minoranza, lecito sperarlo anche solo per una questione di democrazia. Mentre in questa sede vale la pena di ipotizzare come andrebbero oggi le stesse elezioni comunali di un anno fa. Rivincerebbe Simona Contucci, non sembrano albergare dubbi in tal senso nemmeno negli ambienti dell'opposizione, ma di quanto? Di nuovo con cinquecentosettanta voti di scarto? Probabilmente anche di più è la risposta che si ascolta se si prova a chiedere in giro, ciò che non mette in buona luce la squadra di minoranza. La sindaca trionferebbe ancora nonostante – ed è normale – qualche malumore si cominci a sentire. Inoltre la sua posizione di guida e comando non è in discussione e non lo è mai stata, nonostante si vociferi di qualche corrente che si starebbe delineando sottopelle nella sua maggioranza. Taluni sono pronti a scommettere che fra quattro anni, tanto è scontata la riconferma, si potrebbero risparmiare i soldi per tenere nuove elezioni comunali. Nell'opposizione, di contro, non sembra esserci altrettanta compattezza.
Il primo anno di Simona Contucci termina con un prestigio personale pressoché intatto. Per nulla spaventata dalla minoranza, la prima donna al comando del municipio montenerese tiene il timone con sicurezza e forte di un carismatico consenso stabile se non crescente, come non si vedeva dai primissimi anni Novanta. Anche solo metterne in dubbio linea e decisioni talvolta crea soggezione e timore di remare controcorrente. Non in tutti, per fortuna anche dei suoi sostenitori.

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