MONTENERO DI BISACCIA. Come per qualsiasi altra opera, come per ogni lavoro anche privato, fosse un appartamento in più o una rimessa che poi si rivela inutile, anche in quel caso i propositi non erano di arrivare a un'altra cattedrale nel deserto. Forse proprio cattedrale no, ma almeno cappella sì, insomma un'opera minore, ma alta abbastanza da non essere coperta dall'erba neanche quando diventa alta. In bella vista a chiunque passi sulla strada più trafficata del paese, ma in fondo ci hanno fatto l'abitudine tutti negli ultimi trent'anni. Quasi mai usato, certamente no negli ultimi venticinque anni.
Parliamo del teatro all'aperto di viale Europa, al centro dell'omonimo parco. Concepita nella primavera 1986, l'area verde fu realizzata poco dopo, quando la (fu) scuola Elementare lì accanto era in piena operatività e la via dalla quale prese il nome stava diventando la principale strada di accesso e uscita dal paese, oltre che per raggiungere il centro velocemente. Poco più di un anno e, manco a dirlo, il progetto divenne oggetto di polemiche politiche, forse solo una scusa in più per un regolamento di conti interno a quell'insolita maggioranza tra una lista civica democristiana (Spiga) e il Partito comunista. Ma si proseguì con la realizzazione del parco di viale Europa e quindi anche del teatro all'aperto: una struttura di cemento armato, gradoni per ospitare il pubblico a semicerchio, ringhiera e scalinata di colore giallo Caterpillar, spazio per ospitare chi vi si sarebbe esibito come musicista, artista ecc.
Nell'estate 1992 a un gruppo di ragazzi venne in mente di tenervi un concerto di musica leggera e già pensavano a come sistemare le casse da oltre diecimila watt sul balconcino, quando furono dissuasi dal Comune: il parco non era finito, era tutto erbacce, niente da fare. Infatti del suo completamento si parlò a ogni insediamento di amministrazione, almeno fino al 1997 e fu più o meno in quegli anni che il teatro all'aperto ospitò le uniche manifestazioni musicali della sua storia. Una o due volte, non di più, e il karaoke ebbe molto successo, tant'è che il parco di viale Europa si riempì di giovani e non solo. Era la prima volta, il battesimo per l'area verde come per il teatro. Per quest'ultimo sarebbe stata anche l'ultima.
Oggi quel cemento i suoi trenta anni li dimostra tutti, forse anche di più. La ringhiera e i gradini giallo Caterpillar sono scoloriti e arrugginiti. A nessuno più viene in mente che possa servire. Una cappella nel deserto, un'opera inservibile, come per esempio in seguito sarebbe avvenuto per la pista ciclabile a Querce grosse. Un qualcosa nato da buone intenzioni ma dalla riuscita pessima.
Ma almeno nel parco qualche evento si è tenuto negli ultimi anni, come la festa della Trebbiatura, poi trasferita altrove perché necessitava di più spazio. Oggi è usato a mo' di area per cani, sono infatti diversi a portarvi il proprio amico a quattro zampe, libero di scorrazzare senza pericolo per nessuno. Ma l'idea di realizzarvi una vera e propria "dog area" non sembra contemplata dall'amministrazione comunale insediatasi un anno fa. La zona individuata per lo sgambamento dei cani si trova infatti vicino al santuario della Madonna di Bisaccia.
Che ne sarà allora del parco di viale Europa? Al momento non sembrerebbero esservi progetti in proposito
e d'altra parte dopo quel 1997 pare non sia mai stato affrontato l'argomento. Il teatro all'aperto e le sue ringhiere giallo Caterpillar faranno ancora bella mostra di sé.