Da san Paolo a Mater misericordiae: le nuove chiese e le polemiche

Il nuovo edificio alla Marina fu suo malgrado e senza colpa al centro di una resa dei conti politica

Rossano D'Antonio
26/07/2021
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Una nuova chiesa, si sa, incontra il favore generale e certo non fa eccezione l'imminente dedicazione dell'edificio di culto "Mater misericordiae" alla Marina, evento previsto per sabato 31 luglio. Eppure spulciando nelle cronache monteneresi, ma soprattutto uscendo dall'ambito religioso e passando a quello politico, anch'essa non scampò alle polemiche in fase di ideazione.
Correva l'anno 2009 quando si parlò per la prima volta della nuova chiesa da ubicare nella zona costiera di Montenero. Lo sviluppo urbanistico e turistico atteso da anni si stava avviando con decisione. Tuttavia l'argomento ebbe la sventura di capitare nel momento sbagliato, poiché in seno alla maggioranza di centrosinistra, al potere più o meno ininterrottamente dal 1985, era in corso una furibonda resa dei conti, ormai sul punto di deflagrare. Così quando in giugno la discussione approdò in Consiglio comunale, la nuova chiesa ebbe la sventura di capitare insieme all'argomento scelto per dare il colpo di grazia di fine mandato all'amministrazione di Giuseppe D'Ascenzo. L'ubicazione era infatti prevista non sul lato mare, ma al di qua della Statale 16, nei pressi del centro commerciale, accanto a nuove villette in edilizia convenzionata. E fu su questo progetto che si spaccò la maggioranza, ma non mancarono contrasti anche sul posto scelto per la nuova chiesa. Non andava bene accanto a un centro commerciale, e dove erano previsti altri capannoni, secondo i dipietristi, all'epoca ai ferri corti con la maggioranza di cui erano parte da cinque anni.
Alla fine tramontò il progetto di edilizia convenzionata, finì l'egemonia del centrosinistra e anche la nuova chiesa sarebbe approdata altrove. Sarebbe stata infatti la successiva amministrazione guidata da Nicola Travaglini a portare avanti e spostare il progetto. E così la chiesa "Mater misericordiae", che sarà consacrata sabato, è stata costruita più vicino al mare. Va ricordato che a finanziarla sono state le istituzioni ecclesiastiche, mentre il Comune ha solo fornito il terreno.
Ma solo con la nuova chiesa alla Marina ci furono polemiche? Macchè. Era il 1983 quando durante l'amministrazione guidata dal democristiano Armando Benedetto si stabiliva che la zona C di espansione, il Bivio, aveva bisogno di un luogo dove pregare e dire messa. I consiglieri del Partito comunista italiano si dissero contrari, perché non andava bene l'ubicazione (ancora) e perché servivano altre opere pubbliche. Una sorta di benaltrismo in salsa montenerese. La chiesa di san Paolo apostolo sarebbe stata costruita di lì a un paio d'anni, dapprima una sede provvisoria, a inizio anni Novanta la struttura definitiva che si vede oggi. Quando la fede supera le polemiche.

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