MONTENERO DI BISACCIA. "Non vivo più, non se ne può più di cinghiali e stavolta mio figlio ha rischiato la vita!". A raccontare l'ennesima brutta esperienza è Marino Gissi, proprietario di un podere in contrada Peticone, in territorio di Tavenna proprio a confine con Montenero, nell'agro situato a sud dell'abitato, lungo la strada Provinciale 13 che conduce a Palata.
Nel tardo di pomeriggio di ieri suo figlio diciannovenne è andato a trovare la nonna e come al solito è stato accolto dalle coccole dei quattro cani. Non poteva saperlo, ma di lì a qualche minuto sarebbero stati la sua salvezza. Un branco di circa venti cinghiali, di ogni taglia, si è infatti materializzato dalla boscaglia a bordo strada e subito i suidi selvatici hanno manifestato intenzioni cattive. Mentre gli si avventavano contro il giovane è caduto rovinosamente per sfuggire alla loro furia; a quel punto sarebbe stato in completa balia dei cinghiali inferociti se non fossero intervenuti provvidenzialmente i cani, che coraggiosamente li hanno messi in fuga. Il ragazzo ha rimediato una lussazione alla spalla ed escoriazioni su varie parti del corpo, prognosi di dieci giorni.
"Abbiamo passato tutta la notte al pronto soccorso" le parole di suo padre, il quale aggiunge che non è la prima volta che lui e suoi familiari subiscono aggressioni dai cinghiali. La settimana scorsa l'ha scampata per un pelo sua madre e lui stesso si è salvato perché era a bordo del trattore. "Hanno provato a mordere i cingoli" racconta Marino Gissi per indicare la ferocia di cui possono essere capaci quegli animali. "Tutto questo come se già non bastassero i danni sempre più ingenti ai raccolti – continua Gissi – l'anno scorso quattro ettari di girasoli annientati nel giro di una sola notte, non ho raccolto nulla".
L'episodio di contrada Peticone, che Marino Gissi ha provveduto a denunciare ai Carabinieri della locale stazione, si aggiunge ai tanti segnalati in tutta la regione, per non dire Italia. Branchi sempre più numerosi sono avvistati nelle campagne e persino nei centri abitati. Nei mesi scorsi sono stati fotografati cinghiali nei pressi della Madonna di Bisaccia e vicino al parco di viale Europa per esempio. Solo qualche anno fa un uomo sulla cinquantina finiva con l'auto contro un albero per schivarne uno lungo la strada verso San Salvo, morendo alcuni giorni dopo per le lesioni riportate. Un pericolo concreto e crescente. Non è detto che l'amico a quattro zampe per eccellenza, il cane, riesca sempre a scongiurare il peggio come avvenuto ieri per il diciannovenne.